Con poche parole, un sorriso timido e l'espressione di chi è arrivato

Sabato 21 Novembre 2015
Con poche parole, un sorriso timido e l'espressione di chi è arrivato praticamente da un altro mondo, è iniziata ieri l'avventura di Lee-Roy Eliki Atalifo con la maglia della FemiCz Rugby Rovigo. Il primo giocatore figiano della storia rossoblù è giunto nel capoluogo polesano dopo circa 48 ore di volo e un breve trasferimento in auto. Atterrato a Bologna alle 11.45, dopo uno scalo a Londra, ha trovato ad attenderlo il team manager rossoblù Luca Gabban. Grazie all'autunno decisamente mite, calzoncini corti, t-shirt e infradito non sono risultati poi così fuori luogo nel primo approccio con l'ambiente rodigino. Un pranzo veloce è poi visita al Battaglini per incontrare coach Filippo Frati e spendere le ultime energie rimaste dopo l'interminabile viaggio. Il tecnico ha aggiornato il pilone sull'andamento della stagione dei Bersaglieri, rivolgendogli anche qualche domanda sulla sua partecipazione alla recente Coppa del Mondo. Quindi il rito di benvenuto con la consegna della maglia rossoblù proprio sotto la tribuna «Quaglio».
«È la prima volta che vengo in Italia, prima dei Mondiali inglesi non ero mai stato nemmeno in Europa - ha spiegato a Frati il pilone Atalifo, ingaggiato dai figiani del Suva Rugby Union - Sono partito da Figi che era l'8 novembre e al mio arrivo in Italia era il 10, è stato un viaggio lunghissimo». Dopo una bella dormita questa mattina il pilone sarà in campo per il primo allenamento con i nuovi compagni e soprattutto con Joe McDonnell che il martedì segue proprio la mischia chiusa.
Parallelamente si darà il via alle pratiche locali (ad iniziare dalla richiesta di permesso di soggiorno e codice fiscale) per regolarizzare la permanenza a Rovigo del pilone destro. Se non ci saranno intoppi, Frati potrà convocarlo già per l'incontro di sabato che vedrà il Rovigo esordire nella Qualifying Competition ospitando i portoghesi del Direito (calcio d'inizio alle 15).
La rosa rossoblù ora è completa. Sulla carta. Sul campo è orfana di Momberg fino al 13 dicembre, salvo ricorsi e riduzioni di squalifica. Dopo Mogliano qualche problema fisico per Ferro (lieve distorsione alla caviglia) e Basson (edema ad un dito della mano); per entrambi lavoro differenziato e terapie. Torna ad allenarsi, seppur senza contatto, Majstorovic.
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