CITTÀ IN FESTA
ROVIGO Un caleidoscopio di luci, colori e sapori che ha invaso

Martedì 22 Ottobre 2019
CITTÀ IN FESTA ROVIGO Un caleidoscopio di luci, colori e sapori che ha invaso
CITTÀ IN FESTA
ROVIGO Un caleidoscopio di luci, colori e sapori che ha invaso la città e che ha richiamato a Rovigo un gran numero di visitatori. L'edizione 2019 della Fiera d'Ottobre si chiude oggi, nel giorno del tradizionale Marti franco, dopo che per quattro giorni le bancarelle dislocate lungo le strade del centro storico hanno animato il cuore del capoluogo polesano per quello che è l'evento-clou dell'Ottobre rodigino. Da piazza XX Settembre fino a via Grimani, passando per piazza Garibaldi, piazza Vittorio Emanuele II, Corso del Popolo e piazza Repubblica, il serpentone delle 285 bancarelle anche quest'anno ha dato vita alla grande festa della città. Migliaia i visitatori che hanno affollato il centro e non solo.
DOPPIO POLO
La Fiera d'ottobre, infatti, ha due anime: la seconda occupa gli spazi del Censer di viale Porta Adige, alle porte del centro, dove, da 18 anni, si svolge la Fiera campionaria Expo Rovigo, promossa da Rovigo Fiere insieme a Confesercenti e Confcommercio. Lì, nell'ampia area espositiva dell'ex zuccherificio, sono oltre duecento gli espositori che fino alle 21 di oggi accolgono i visitatori mentre l'area esterna del Censer è occupata dal luna park che rimarrà aperto fino a domenica per la gioia dei più piccoli. Mentre il sipario si appresta a calare sull'edizione numero 537 della Fiera d'ottobre, sono state migliaia le persone che, in questi giorni, hanno affollato i banchi del centro: tanti rodigini e altrettanti i visitatori venuti anche da fuori provincia per l'occasione, complici anche il bel tempo e le temperature quasi estive che quest'ultimo scorcio di ottobre ha riservato al Polesine.
LE BANCARELLE
Tutti a spasso a osservare ed acquistare i prodotti in vendita nei vari banchi: dal vestiario e le calzature all'abbigliamento sportivo ma anche tante bancarelle di prodotti per la casa e giocattoli, gli immancabili banchi dei dolciumi fino ai prodotti più di nicchia come le pietre minerarie e i taglieri e utensili per la cucina in legno pregiato e fatti a mano. E ancora, i prodotti alimentari tipici regionali: dalla Sardegna, dove spiccano i formaggi e i salumi, alla Toscana e l'Umbria senza dimenticare la Sicilia che in fiera ha portato soprattutto cannoli e arancini. Appuntamento fisso, inoltre, i banchi della piadina romagnola che nelle ore di punta, a pranzo e a cena, sono presi d'assalto dai clienti in fila che aspettano il turno per essere serviti.
LA POLEMICA
Insomma, anche questa edizione della Fiera ha riscosso un notevole successo, benché non sia mancata qualche polemica come quella sollevata dal bar-pasticceria La Favorita, locale storico di via Umberto I che, in un cartello appeso alla vetrina, lamenta di essere stato escluso dal circuito fieristico dato che questo tratto, quest'anno, è stato lasciato libero dai banchi. Ma il Marti franco non è solo bancarelle: oggi, per l'occasione, Palazzo Angeli, nuova sede del Dipartimento dei Giurisprudenza del Cur, apre le porte ai cittadini. Alle 19 brindisi di inaugurazione. E alle 20 e alle 21 sono in programma due visite guidate aperte a tutti, fino ad esaurimento posti. In via Cesare Battisti, all'altezza della Gran Guardia, andrà in scena invece il Mercatino dei piccoli, tradizionale appuntamento con la solidarietà dei bambini delle scuole. Dalle 9 alle 12 i banchetti allestiti dai bimbi esporranno e venderanno i lavoretti e i prodotti il cui ricavato andrà all'associazione Junto para ellos di Adria, che si occupa di meninhos de rua, e alla Fondazione Città della Speranza di Padova che si occupa dei piccoli pazienti oncologici. Le scuole che aderiscono al Mercatino dei piccoli sono Samuele Donatoni e Duca D'Aosta di Rovigo eDell'Amicizia di Mardimago. Il sindaco Gaffeo porterà il proprio saluti agli alunni alle 11.20.
Elisa Barion
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