«Chi non paga rischia l'alloggio»

Venerdì 30 Agosto 2019
«Chi non paga rischia l'alloggio»
EDILIZIA POPOLARE
ROVIGO Entro il 30 settembre il Nucleo tecnico di analisi provinciale sugli alloggi Ater avrà concluso l'esame delle criticità e comunicherà all'amministrazione regionale i casi territoriali che la nuova normativa non arriva a definire. Nel frattempo, è necessario pagare i nuovi canoni: «Chi non rispetta la legge entra in morosità. E dopo 4 mensilità non pagate o pagate parzialmente, arriva la decadenza dall'assegnazione dell'alloggio». Il messaggio del presidente dell'Ater di Rovigo Guglielmo Ferrarese, dunque, è che perderà l'alloggio chi sceglie la forma di protesta suggerita dagli Sportelli sociali di Rifondazione e da Adl-Cobas: vale a dire, pagare con bollettino postale i vecchi canoni, invece dei nuovi affitti parametrati non più al solo reddito, ma anche alla situazione patrimoniale, e motivare con una raccomandata con ricevuta di ritorno la necessità e il perché di questa scelta.
L'INVITO A PAGARE
«Invito gli inquilini Ater con problematiche nel pagamento degli affitti, a rivolgersi esclusivamente agli uffici dell'azienda e a non farsi strumentalizzare da persone che cercano la protesta e che non hanno letto bene la riforma dell'edilizia residenziale pubblica, che agisce in modo efficace rispetto all'assetto precedente, fermo alla normativa del 1995 e 1996. Era una normativa obsoleta e disomogenea nella gestione del patrimonio Ater e delle morosità, e manteneva canoni bassi a inquilini con invece ingenti patrimoni».
I NUMERI
Anche in Polesine, ha riferito ieri il presidente dell'Ater, «abbiamo trovato soggetti con situazioni patrimoniali dai 400mila a 500mila euro». Sui 3.318 contratti di affitto stipulati in Polesine, l'applicazione della nuova normativa ha portato aumenti per 1.925 contratti e una riduzione del canone in 767 casi. «Quelli che pagano un canone superiore a 400 euro sono 84 e 1.456 quelli con l'affitto inferiore a 100 euro», ha detto Ferrarese. «Se ci sono situazioni da correggere - ha spiegato il direttore, Rodolfo Fasiol - siamo pronti a fare le correzioni. Molte persone hanno ripresentato l'Isee e stanno chiedendo in modo corretto la ridefinizione dei canoni. L'Ater risponde entro 30 giorni, accettando o no la riduzione in base al caso segnalato e in questa fase, firmo ogni giorno dalle 10 alle 12 lettere» che seguono all'analisi sulla situazione degli assegnatari.
CASI SOTTO ESAME
Il Nucleo tecnico di analisi è stato costituito anche a Rovigo secondo la delibera di giunta regionale 1180 del 6 agosto scorso. Funziona per esaminare le problematiche riscontrate con il nuovo metodo di calcolo del canone di locazione. I sindaci partecipano per segnalare i casi di fragilità socio-economica. I capisaldi della normativa non si toccano, ma Fasiol ha spiegato che nella raccolta dei dati, che si concluderà nella prima settimana di settembre per passare poi all'esame dei casi, «oltre ai parametri previsti dalla delibera 1180, imposteremo nuovi filtri per rilevare i casi più eclatanti e quelli di più comune definizione, per le possibili modifiche normative da parte della Regione».
Una fattispecie tra le più comuni potrebbe essere l'accredito del Tfr, quando porta la situazione patrimoniale a superare i 20mila euro, cioè il valore Isee-Erp per l'accesso agli alloggi.
Nicola Astolfi
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