LA POLEMICA SULLE ARMI
ROVIGO «Non ho mai detto che venderò le armi della Polizia Locale». Il sindaco Edoardo Gaffeo risponde in maniera definitiva a chi pensava che volesse alienare le 15 pistole Beretta semiautomatiche comprate a gennaio dal suo predecessore Bergamin, specificando che «il mio ragionamento era diverso, ovvero che la mia posizione, in questo momento, è che ci sono cose più urgenti, come ridare la dignità del lavoro agli agenti aumentando il personale e cambiandogli sede». La proposta fatta ieri dal consigliere di maggioranza Matteo Masin è di darle temporaneamente in custodia alla Questura. Durante la seduta consiliare di ieri pomeriggio, il consigliere in quota Pd Nello Chendi ha chiesto al sindaco di fare chiarezza sull'argomento: «Credo sia un problema che va risolto ha spiegato Io credo che l'armamento sia un problema che va affrontata in aula, perché siamo l'unico capoluogo che non ha le armi. Nella vicina Emilia Romagna restava solo Ferrara, ma adesso anche loro si stanno armando. Io sono un frequentatore di San Marino, luogo della massima libertà, lì vedo i gendarmi armati e non si è mai sparato un colpo». A tal riguardo, Gaffeo ha spiegato: «Non ho una posizione manichea su questo argomento, del tipo vendo oppure no. Il personale dei vigili è inferiore a quanto previsto del 20% e la loro sede è ingestibile». Sulla questione armi, Masin ha chiesto di evitare ulteriori costi per il Comune per realizzare una stanza blindata in via Oroboni: «Attualmente risulterebbero solo tre agenti in possesso di porto d'armi. Tenendo conto della necessità dell'addestramento, è logico pensare che quelle pistole resterebbero inutilizzate per chissà quanto tempo. Invito il sindaco a chiedere al questore che le armi possano essere lasciate custodia alla Polizia». In conclusione, Chendi ha poi sollevato la questione della possibile rimozione del comandante dei vigili Tesoro: «Sta al suo posto come niente fosse. È stato emblema di alcune azioni spettacolari, ma poco efficaci della precedente amministrazione, non credo sia coerente che rimanga. Inoltre ha qualche problema giudiziario in atto».
A.Luc.
© RIPRODUZIONE RISERVATA ROVIGO «Non ho mai detto che venderò le armi della Polizia Locale». Il sindaco Edoardo Gaffeo risponde in maniera definitiva a chi pensava che volesse alienare le 15 pistole Beretta semiautomatiche comprate a gennaio dal suo predecessore Bergamin, specificando che «il mio ragionamento era diverso, ovvero che la mia posizione, in questo momento, è che ci sono cose più urgenti, come ridare la dignità del lavoro agli agenti aumentando il personale e cambiandogli sede». La proposta fatta ieri dal consigliere di maggioranza Matteo Masin è di darle temporaneamente in custodia alla Questura. Durante la seduta consiliare di ieri pomeriggio, il consigliere in quota Pd Nello Chendi ha chiesto al sindaco di fare chiarezza sull'argomento: «Credo sia un problema che va risolto ha spiegato Io credo che l'armamento sia un problema che va affrontata in aula, perché siamo l'unico capoluogo che non ha le armi. Nella vicina Emilia Romagna restava solo Ferrara, ma adesso anche loro si stanno armando. Io sono un frequentatore di San Marino, luogo della massima libertà, lì vedo i gendarmi armati e non si è mai sparato un colpo». A tal riguardo, Gaffeo ha spiegato: «Non ho una posizione manichea su questo argomento, del tipo vendo oppure no. Il personale dei vigili è inferiore a quanto previsto del 20% e la loro sede è ingestibile». Sulla questione armi, Masin ha chiesto di evitare ulteriori costi per il Comune per realizzare una stanza blindata in via Oroboni: «Attualmente risulterebbero solo tre agenti in possesso di porto d'armi. Tenendo conto della necessità dell'addestramento, è logico pensare che quelle pistole resterebbero inutilizzate per chissà quanto tempo. Invito il sindaco a chiedere al questore che le armi possano essere lasciate custodia alla Polizia». In conclusione, Chendi ha poi sollevato la questione della possibile rimozione del comandante dei vigili Tesoro: «Sta al suo posto come niente fosse. È stato emblema di alcune azioni spettacolari, ma poco efficaci della precedente amministrazione, non credo sia coerente che rimanga. Inoltre ha qualche problema giudiziario in atto».
A.Luc.
