Cassaintegrazione per un occupato su 10

Venerdì 22 Gennaio 2021
PIANETA LAVORO
ROVIGO Sono oltre diecimila i lavoratori polesani che fino a novembre hanno usufruito della cassa integrazione Covid. Più di uno ogni dieci, visto che il dato della forza lavoro, seppur aggiornato al 2019, indica in 98.247 il numero totale degli occupati in provincia di Rovigo. Tuttavia, una percentuale inferiore a quella della media regionale, visto che a fronte di 2,1 milioni di lavoratori in Veneto, i beneficiari totali della cassa Covid sono stati 283.573.
EFFETTO NULLO
In Polesine, l'effetto Covid sulle dinamiche occupazionali, dal punto di vista delle posizioni dipendenti, è stato pressoché nullo. Perché alla fine del 2020 il numero di nuove assunzioni è stato superiore di 620 unità rispetto alle cessazioni di contratti. Volendo raffrontare il dato con il 2019, la perdita è di appena 55 posti di lavoro, perché in quell'anno il saldo occupazionale era stato 675. Ovviamente si tratta di un dato drogato. E il doping in questione è proprio quello dell'estensione emergenziale della cassa integrazione e del blocco dei licenziamenti.
PRIMI IN REGIONE
Tuttavia, il dato del Polesine è di gran lunga il migliore del Veneto, che invece nel 2020 registra una differenza fra assunzioni e cessazioni pari a -11.388 e a fronte del +26.548 del 2019. Quindi, a livello regionale, il numero di posti di lavoro persi, nonostante il blocco dei licenziamenti e la cassa Covid, sfiora quota 38 mila unità.
Nell'analisi di Veneto Lavoro sull'anno appena concluso, si sottolinea come «i saldi occupazionali nel 2020 siano negativi per tutti i territori con l'eccezione di Treviso e Rovigo (l'anno precedente erano stati positivi ovunque). La flessione della domanda di lavoro è stata tuttavia generalizzata a tutti i territori, con il valore percentuale minimo di Rovigo (-11%) e massimo a Venezia (-35%) dove anche il saldo negativo è numericamente più consistente (-6.500)».
I dati diffusi dall'Istat e dalla Camera di commercio di Belluno e Treviso, relativi alla cassa Covid confermano la situazione del tutto fuori dall'ordinario.
ORE CIG
Per capire l'unità di misura, in Polesine, da gennaio a novembre 2020 sono state autorizzate 9,2 milioni di ore di cassa integrazione, mentre nel 2019 erano state 433 mila. In Veneto le ore di Cig sono passate dai 13,7 milioni del 2019, tenendo come riferimento solo il periodo gennaio ottobre, ai 302,3 milioni dello scorso anno. Il dato va poi rettificato, perché fra le misure straordinarie di integrazione salariale, oltre alla cassa integrazione ordinaria ed a quella in deroga, rientrano anche quelle dei fondi di solidarietà, che in Polesine, da aprile a novembre hanno visto autorizzate oltre 2,6 milioni di ore. Considerando tutte le tipologie, in Polesine a novembre era stato superato il muro dei 10 milioni di ore, 10.801.462 per la precisione.
Guardando alla suddivisione per mese, quello con più ore è stato, ovviamente quello del lockdown totale, aprile, con 3,6 milioni di ore autorizzate, mentre quello con la quota minore è stato settembre, con 372 mila. Era il momento in cui il virus sembrava essere diventato innocuo e tutto si stava rimettendo in moto. Ma già il mese dopo la musica è cambiata, come testimoniano le 735 mila ore autorizzate ad ottobre. Per quanto riguarda la suddivisione fra le tipologie, i beneficiari della cassa ordinaria sono stati 3.341, quelli della cassa in deroga 4.192, mentre quelli dei fondi di solidarietà 2.501.
POCHI CONGEDI PARENTALI
Per quanto riguarda le altre erogazioni, in Polesine è stato abbastanza contenuto il ricorso al bonus babysitting e centri estivi: 6.273 le domande totali a fronte delle 160.806 di tutto il Veneto. Il numero più alto di domande è stato a Padova, 34.290, mentre il più basso a Belluno, 4.652. La provincia di Rovigo è invece quella con la quota minore di domande di estensione del congedo parentale, 1.288, 312 delle quali da parte di uomini, mentre in questo caso il numero più alto è arrivato da Treviso, 6.191, con ben 1.188 chieste da parte dei papà. Alto, invece in percentuale, il numero dei polesani che ricevono il reddito di cittadinanza: 2.532. A Belluno sono appena 901, mentre sono 4.994 a Treviso, 5.203 a Vicenza, 6.324 a Venezia, 7.103 a Padova e 7.241 a Verona.
Francesco Campi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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