Caso Iras, revocate 4 misure cautelari

Sabato 24 Agosto 2019
Caso Iras, revocate 4 misure cautelari
L'INCHIESTA
ROVIGO Nuovi sviluppi giudiziari sul Caso Iras, con la posizione di quattro dei nove indagati per l'ipotesi di reato di maltrattamenti aggravati che sembra alleggerirsi: nei loro confronti infatti è stata revocata ieri la misura cautelare del divieto temporaneo di svolgere l'attività professionale all'interno di strutture sanitarie e sociosanitarie. Si tratta di due Oss, dell'addetto alle pulizie e della dipendente dell'Ulss Polesana, inserita in un progetto di inserimento lavorativo alla casa di cura con il compito di rifare i letti. Per questi ultimi due a influire sulla decisione del giudice per le indagini preliminari Pietro Mondaini sembrerebbe essere stato proprio il ruolo ricoperto all'interno della struttura. Il codice penale prevede, perché il reato di maltrattamenti si configuri, che l'azione venga compiuta su «una persona della famiglia o comunque convivente o una persona sottoposta alla sua autorità o a lui affidata per ragioni di educazione, istruzione, cura, vigilanza o custodia, o per l'esercizio di una professione o di un'arte». I pazienti, in questo caso, non erano affidati né all'addetta al rifacimento letti, M.M. 56 anni, di Rovigo, né tanto meno all'addetto alle pulizie, P.C., 50 anni, residente in città, che pure ha compiuto il gesto fra quelli ripresi dalle telecamere che maggiormente colpisce per la sua insensata disumanità, avendo messo sul viso di un'anziana paziente lo spazzolone usato per pulire per terra.
MISURE CAUTELARI
Nell'ipotesi accusatoria iniziale i due erano stati ricompresi fra i destinatari delle misure, perché veniva contestato loro il concorso con gli altri indagati, ovvero di aver comunque contribuito al clima generale di vessazioni reiterate nei confronti delle pazienti. Ma la valutazione del giudice sul loro livello di compartecipazione sembra essere stata di segno diverso rispetto al giudice Laura Contini che ha firmato l'ordinanza con la quale erano state disposte le misure. E sempre sul punto del concorso nel reato di maltrattamenti e sul peso di quanto è emerso dalle riprese delle telecamere piazzate dalla polizia nel Nucleo arancio dell'Iras, pare essersi giocata la decisione del giudice, che sembra aver accolto l'obiezione sollevata dalle difese di una mancanza di abitualità della condotta delle due Oss per le quali è stata revocata la misura cautelare. Per una, F.P., 51 anni, di Villadose, l'episodio incriminato è uno solo: nottetempo, intervenuta perché una paziente si era bagnata, avrebbe usato un linguaggio scurrile, con offese e bestemmie, ma avrebbe poi comunque provveduto a cambiare l'anziana, fra l'altro affetta da sordità. Troppo poco, a quanto pare, per il gip Mondaini, perché venisse mantenuta la misura cautelare. L'altra Oss, L.C., 53 anni, di a Rovigo, deve rispondere di due episodi: l'aver collaborato con una collega a una rimozione di una flebo, avvenuta in modo piuttosto brusco, e in un altro caso, sempre insieme ad un'altra Oss, aver schiacciato con forza il braccio ad una paziente per consentire il cambio del pannolone. La misura cautelare è stata invece confermata, respingendo la richiesta di revoca, nei confronti di altre due Oss, nei confronti delle quali gli episodi contestati appaiono più numerosi e di maggiore gravità. Perle altre tre Oss indagate, invece, non è stata ancora avanzata la richiesta di revoca.
SOSPESI DAL LAVORO
In ogni caso, nessuno dei quattro ai quali è stata revocata la misura cautelare tornerà, almeno per il momento, a lavorare all'Iras. Già il 14 agosto, infatti, il direttore generale della struttura Giovanni Luca Avanzi ha firmato il provvedimento di sospensione cautelare nei confronti di tutte e sette le Oss indagate. Nell'atto si dà conto che anche il progetto di inserimento lavorativo di M.M. In collaborazione con l'Ulss è stato sospeso e che anche la ditta Euro& Promos Facility Management di Udine, un colosso con oltre 6.500 dipendenti, ha provveduto alla sospensione dell'addetto alle pulizie P.C..
Francesco Campi
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