Caccia agli asintomatici con nuovi test Screening al lavoro, 5 aziende pronte

Sabato 30 Maggio 2020
Caccia agli asintomatici con nuovi test Screening al lavoro, 5 aziende pronte
LA MAPPATURA
ROVIGO Le persone che risultano ancora positive in Polesine sono 35. Tutte in isolamento domiciliare. Un numero decisamente diverso rispetto al recentissimo passato. Perché, alla fine, tutto è iniziato appena tre mesi fa. Il primo caso risale al 28 febbraio, quello del paziente 1 polesano. Un'epoca fa. In questi tre mesi sono stati eseguiti 28.487 tamponi su 17.165 persone. I casi di positività riscontrati fra i polesani sono stati 449. I decessi di persone positive sono stati 34, ai quali si sommano anche le due persone residenti in nel Padovano. A confermare la ritirata del virus, anche il numero delle persone in isolamento domiciliare, ieri 113 con 4 arrivate a conclusione della quarantena. Il tutto mentre continuano, al ritmo di oltre 600 al giorno, i tamponi di screening. Proprio su questo fronte arrivano alcune novità.
LO SCREENING
Perché le strade diventano tre. Prosegue, infatti, lo screening di sanità pubblica, secondo le linee guida regionali, per le categorie a rischio, con la ripetizione ciclica dei tamponi a seconda dei livelli di potenziale esposizione. Per quanto riguarda l'esecuzione dei test sierologici rapidi, che si affiancano ai tamponi in questi test di controllo, saranno la Croce Rossa, a Rovigo, al Censer, per quanto riguarda il Distretto 1, e la Croce Verde, ad Adria, in una collocazione ancora da definire, per il Distretto 2, ad occuparsi della loro esecuzione. A questo si affiancherà a breve anche un ulteriore progetto di screening deciso su base regionale che vedrà l'esecuzione dei test sierologici rapidi ai dipendenti di un campione di aziende. In Polesine si sono spontaneamente offerte cinque aziende e l'Ulss sta definendo le modalità di esecuzione.
SIEROPREVALENZA
Inoltre, c'è il progetto avviato a livello nazionale, da Ministero della Salute e Istat, con la collaborazione della Croce Rossa, per un'indagine di sieroprevalenza, che servirà a capire quante persone non individuate come positive abbiano invece sviluppato gli anticorpi. I fantomatici asintomatici. In Polesine questa indagine riguarderà 590 persone di 9 Comuni. Si tratta di un test sempre sul sangue, ma diverso dal test sierologico rapido: richiede infatti un prelievo del sangue vero e proprio, venoso e non capillare, e l'analisi nei laboratori individuati. Le persone individuate saranno contattate direttamente e, in Polesine, si dovranno recare nei Punti prelievo. Un'ulteriore campagna per la mappare gli effetti del passaggio del virus. Dei tamponi eseguiti dall'Ulss Polesana, 15mila hanno riguardato gli operatori delle categorie più esposte, rilevando 99 positività. Fra i dipendenti dell'Ulss 41, dei quali solo 6 ancora positivi, 3 invece i medici di medicina generale, tutti guariti, fra gli operatori delle strutture private accreditate 8, 7 dei quali ancora positivi, dipendenti della Casa di Cura di Santa Maria Maddalena, un vigile del fuoco, già guarito, 12 dipendenti di ditte private, a loro volta guariti, nessuno in farmacie, parafarmacie, né fra il personale di cooperative e ditte che lavorano nelle sedi dell'Ulss. Per quanto riguarda le strutture residenziali, 16 gli operatori positivi per quanto riguarda l'area anziani, 18 dell'area disabili, con solo un operatore di Villa Tamerici ancora positivo. Dieci i riscontri fra gli ospiti delle strutture per anziani, senza più nessuna positività attuale, mentre ben 94, fra gli ospiti disabili, 12 dei quali ancora positivi. «Numeri bassi rispetto alle altre province, frutto dell'ottimo, serio e tempestivo lavoro fatto», sottolinea il dg Compostella.
F.Cam.
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