C'è la settima vittima oltre a 2 nuovi guariti

Domenica 5 Aprile 2020
L'EPIDEMIA IN POLESINE
ROVIGO La Casa Sacra Famiglia di Fratta Polesine è blindata ed è sicura. A garantirlo è il direttore generale dell'Ulss 5 Antonio Compostella, precisando, inoltre, che «Fratta non è la nuova Merlara». Il numero uno della sanità polesana, durante l'appuntamento di ieri con l'ormai tradizionale conferenza stampa quotidiana con il bollettino sull'emergenza Coronavirus, ci tiene a puntualizzare in maniera forte e decisa che non c'è alcun parallelismo tra la struttura socioassistenziale polesana e quella padovana, dove si contano ben 22 morti su 73 ospiti ed è dovuto persino intervenire l'esercito per aiutare il personale nel gestire la situazione.
SITUAZIONE DIVERSA
«La situazione rispetto a Merlara o a Villa Bartolomea, nel Veronese, è completamente diversa, perché a Fratta è stato fatto un lavoro notevole e serio da parte della struttura, in collaborazione con i nostri operatori dell'Azienda sanitaria. spiega Compostella - Praticamente è stato realizzato un isolamento blindato di tutta l'area dei disabili, con percorsi completamente diversi da quelli della parte degli anziani non autosufficienti. Gli ospiti che sono stati a contatto con i positivi sono stati a loro volta portati in un'altra area d'isolamento. Si tratta quindi di un contenimento molto preciso».
NUOVI TAMPONI
Ieri, inoltre, è terminata la processazione di tutti i tamponi eseguiti all'interno della Casa Sacra Famiglia di Fratta Polesine. Al netto di eventuali possibili nuovi contagi, ovvero di ospiti o operatori della struttura attualmente non positivi ma che in questi giorni potrebbero covare il virus, il direttore generale dell'Ulss 5 ha spiegato che «il quadro finale mostra che sono complessivamente 27 le persone positive all'interno del nucleo disabili su un totale di una settantina di ospiti, tre positivi nel nucleo degli anziani non autosufficienti su circa 55 ospiti e 10 per gli operatori positivi su un totale di 138».
ATTESA DEL PICCO
Le cifre, purtroppo, potrebbero però ulteriormente cambiare nei prossimi giorni: «Sono convinto che ci potrà essere qualche altro caso di positività, perché magari ci sono situazioni che stanno covando ha proseguito il dg - Però, ripeto, la situazione è in una condizione di reale sicurezza e seguita in maniera attentissima». Dal quadro tracciato da Compostella emerge un numero di positivi molto alto nel nucleo dei disabili, questo perché in quel preciso reparto sono ospitate persone con problemi psichici caratterizzati, nella stragrande maggioranza dei casi, da situazioni di incontrollabilità, motivo per cui fanno fatica a rispettare le indicazioni di autocontenimento.
SETTIMA VITTIMA
Dal bollettino di ieri emergono anche una notizia drammatica e una positiva. La prima è che purtroppo la conta dei polesani colpiti dal terribile Covid-19 e che non ce l'hanno fatta arriva complessivamente a sei persone. Nel tardo pomeriggio di venerdì è venuto a mancare il 69enne Agostino Mestieri, di Bagnolo di Po, sposato con due figli, un maschio e una femmina. Anni fa era stato colpito da un ictus e le sue condizioni di salute erano precarie: un profilo clinico particolarmente a rischio con il Coronavirus. «Era ricoverato in area Covid 19 a Trecenta. - ha aggiunto Compostella - Le condizioni negli ultimi giorni erano diventata impegnative e c'è stato un improvviso peggioramento. Al di là dell'età, presentava un quadro polipatologico importante che probabilmente ha avuto un grosso peso rispetto al peggioramento della situazione e triste epilogo».
DUE NUOVE GUARIGIONI
La notizia positiva, invece, è che altre due persone ricoverate sono risultate negative a due nuovi tamponi, uscendo, pertanto, dalla conta dei malati da Coronavirus. Il bollettino generale a questo punto vede 188 persone contagiate da Coronavirus, di cui 41 ricoverati (1 in Malattie Infettive a Rovigo, 11 in Terapia Intensiva a Trecenta, 29 in area Covid sempre a Trecenta). Sono oltre 600 le persone in isolamento domiciliare e sale a 18 il numero dei guariti.
Alberto Lucchin
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