Buzzolla sfrattato dall'ex pretura

Martedì 12 Novembre 2019
Buzzolla sfrattato dall'ex pretura
ADRIA
La musica del Buzzolla non sembra essere nelle grazie di palazzo Tassoni. La giunta Barbierato sfratta il conservatorio Buzzolla dalla sala concerti di corso Mazzini, dall'ex sede distaccata del Tribunale di Rovigo. Lo sfratto sarà operativo da fine dicembre. Per alcuni mesi dunque, almeno fino a primavera, fino a quando sarà allestito il suo nuovo auditorium, peraltro già collaudato, la storica istituzione musicale dovrà cercarsi un'altra sala per far esercitare e suonare i suoi allievi o anche solo per poter mettere in sicurezza mobili e strumentazioni musicali presenti ora nei locali di corso Mazzini, senza considerate i costi per l'affitto dei locali e per due traslochi.
LO SFRATTO
Il caso finisce al centro di una interrogazione del capogruppo Pd Sandro Gino Spinello. «Mi è stato segnalato - precisa il democratico - che la giunta comunale ha deciso di non concedere alcuna proroga al conservatorio circa l'uso della sala udienze dell'ex pretura, attualmente utilizzata come auditorium-sala prove. La proroga (la terza ndr) dell'utilizzo dei locali sarebbe invece indispensabile per garantire la continuità didattica fino a primavera quando dovrebbe diventare disponibile l'auditorium vero e proprio del Buzzolla, ricavato nei locali dell'ex cinema Roma». Spinello vede il diniego di questa proroga come un grosso problema soprattutto di immagine per la città. «Oltre a mettere in difficoltà allievi ed insegnanti sarebbe interpretata come un segnale di scarsa sensibilità da parte del Comune verso questa prestigiosa istituzione. Mi risulta, poi, che il conservatorio corrisponda un canone per l'utilizzo della sala. Ricordo che il Buzzolla garantisce poi un sicuro indotto economico per la città dal momento che sono decine i docenti e gli allievi che vi risiedono in forma stabile».
L'APPELLO
Per la cronaca il canone è di 3 mila euro all'anno. Il suo appello è rivolto al sindaco. «Chiedo pertanto un suo intervento diretto affinché il conservatorio possa utilizzare i locali dell'ex pretura fino a quando non saranno i ultimati i lavori dell'auditorium di viale Maddalena». I locali oggi occupati dal Buzzolla, non si capisce però tutta questa fretta, dovrebbero essere occupati dalla Protezione Civile o da altre associazioni. Spinello chiede lumi anche sulla fondazione Mecenati e sui 7 mini appartamenti per docenti ed allievi, contigui all'omonima villa, che la fondazione intende costruire per poi affidarne la gestione al conservatorio. «Chiedo di conoscere - interroga- quale siano le valutazioni dell'amministrazione su questa operazione e che ruolo ha svolto. Ricordo che vi è un impegno di invitare il consiglio di amministrazione della Mecenati a relazione sulla loro attività».
UNIVERSITÀ POPOLARE
C'è un'altra vicenda che lo preoccupa: «Ho appreso con disappunto, che, l'Università Popolare per la terza età ha dovuto lasciare la sala Federighi dove svolgeva le lezioni. Il motivo sarebbe ascrivibile alla capienza massima nel locale, consentita fino a 25 persone. La revoca dell'autorizzazione è avvenuta ad anno accademico iniziato. L'Università Popolare, in piena emergenza, ha trovato una soluzione temporanea grazie alla Croce Verde che la ospita temporaneamente alla casa delle associazioni. Assisto, invece, con grande disappunto, che continuano ad essere assegnati sale e locali ad associazioni e sodalizi con la più assoluta discrezione al di fuori di qualsivoglia regolamentazione e programmazione. Alcune assegnazioni poi le trovo discutibili».
Guido Fraccon
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