BOARA POLESINE
ROVIGO Per tenere aperta una scuola servono le iscrizioni, per favorire le iscrizioni servono servizi aggiuntivi come il doposcuola e per far vivere il doposcuola serve la birra. Le bionde, le rosse e le bianche, infatti, sono state l'idea che l'associazione Insieme per Boara, guidata da Pamela Zagato, ha scelto per coniugare i tre obiettivi: finanziare il doposcuola sostenuto direttamente dall'associazione, offrire alla frazione un momento di festa e divertirsi tutti insieme.
L'EVENTO
Obiettivi raggiunto grazie alla prima Boara Beer Fest andata in scena lo scorso fine settimana. Tre serate con buona birra e tre diversi spettacoli, il cabaret dei Tanto par ridare, le cover dei Guns n' Roses dei Guns Celebration e le atmosfere dance di vent'anni fa con Voglio Tornare Negli Anni 90. Alla serata inaugurale erano presenti anche il sindaco Edoardo Gaffeo e il capogruppo del Pd e consigliere regionale Graziano Azzalin. Proprio dal primo cittadino è arrivata una promessa importante, spiega l'anima della festa Pamela Zagato che ripercorre la storia di una battaglia vinta dalla sua associazione. «Ormai da quattro anni incombeva il rischio di chiusura della scuola di Boara perché c'era un calo degli iscritti. Allora come organizzazione abbiamo pensato di offrire alle famiglie un servizio di doposcuola in grado di contrastare l'esodo verso altri plessi, anche perché come è successo in altre frazioni, la chiusura della scuola porta con sé, per esempio, anche lo svuotamento delle parrocchie, perché poi i bambini vogliono anche andare a catechismo insieme ai compagni di classe. Ecco che allora, in modo volontario, grazie al supporto della dirigente scolastica, nell'anno scolastico 2015/2016 siamo riusciti a mettere in piedi un servizio e a centrare così il primo obiettivo di non far chiudere la scuola. Negli anni, il servizio si è strutturato e abbiamo assunto due maestre in modo da offrire alle famiglie un servizio affidabile e più ricco. Non solo infatti il doposcuola, con la possibilità di tenere i bambini fino alle 17.30, con elasticità di orario per andare incontro ad eventuali esigenze particolari, ma anche il servizio di prescuola, alle 7.30, pensato in particolare per i genitori che devono presentarsi presto a lavoro. Riuscendo ad andare incontro a queste richieste, siamo riusciti a tenere in vita la scuola e questo è già un primo motivo di orgoglio e soddisfazione. Ma grazie a questo, crediamo di aver contribuito a rendere più attrattiva tutta Boara».
SCUOLA IN AFFITTO
Al sindaco, però, è stata fatta una richiesta precisa: «Per l'uso della scuola ci viene chiesto un contributo nell'ordine dei 1.500 euro l'anno spiega Zagato Per noi, che già facciamo fronte a delle spese di gestione è una somma rilevante. Il sindaco Gaffeo ha ascoltato la nostra richiesta ed ha compreso a pieno: ci ha infatti promesso che provvederà a fare in modo che la scuola possa esserci affidata senza ulteriori oneri». Intanto, con la prima festa della birra made in Boara, le casse dell'associazione si sono rimpinguate, in vista di un nuovo anno scolastico da affrontare: «Ancora non abbiamo fatto i conti, perché ci sono tutte le spese da stornare, ma credo che alle fine riusciremo a mettere in cassa una cifra fra i 500 e i mille euro. Ma quello che conta di più è la soddisfazione di essere riusciti ad offrire al paese un grande fine settimana di festa, con grande entusiasmo ed una risposta meravigliosa dal punto di vista del coinvolgimento e della partecipazione. Ringrazio tutto lo staff e il parroco don Daniele Donegà, che ci ha concesso l'uso di tutti gli spazi e locali della parrocchia. Un successo che ripeteremo, anche se è stata una bella fatica, visto che di fatto l'organizzazione è stata tutta sulle mie spalle e su quelle di Enrico Orrù che mi ha aiutato. I risultati, però, ci hanno dato ragione su tutta la linea».
Francesco Campi
© RIPRODUZIONE RISERVATA ROVIGO Per tenere aperta una scuola servono le iscrizioni, per favorire le iscrizioni servono servizi aggiuntivi come il doposcuola e per far vivere il doposcuola serve la birra. Le bionde, le rosse e le bianche, infatti, sono state l'idea che l'associazione Insieme per Boara, guidata da Pamela Zagato, ha scelto per coniugare i tre obiettivi: finanziare il doposcuola sostenuto direttamente dall'associazione, offrire alla frazione un momento di festa e divertirsi tutti insieme.
L'EVENTO
Obiettivi raggiunto grazie alla prima Boara Beer Fest andata in scena lo scorso fine settimana. Tre serate con buona birra e tre diversi spettacoli, il cabaret dei Tanto par ridare, le cover dei Guns n' Roses dei Guns Celebration e le atmosfere dance di vent'anni fa con Voglio Tornare Negli Anni 90. Alla serata inaugurale erano presenti anche il sindaco Edoardo Gaffeo e il capogruppo del Pd e consigliere regionale Graziano Azzalin. Proprio dal primo cittadino è arrivata una promessa importante, spiega l'anima della festa Pamela Zagato che ripercorre la storia di una battaglia vinta dalla sua associazione. «Ormai da quattro anni incombeva il rischio di chiusura della scuola di Boara perché c'era un calo degli iscritti. Allora come organizzazione abbiamo pensato di offrire alle famiglie un servizio di doposcuola in grado di contrastare l'esodo verso altri plessi, anche perché come è successo in altre frazioni, la chiusura della scuola porta con sé, per esempio, anche lo svuotamento delle parrocchie, perché poi i bambini vogliono anche andare a catechismo insieme ai compagni di classe. Ecco che allora, in modo volontario, grazie al supporto della dirigente scolastica, nell'anno scolastico 2015/2016 siamo riusciti a mettere in piedi un servizio e a centrare così il primo obiettivo di non far chiudere la scuola. Negli anni, il servizio si è strutturato e abbiamo assunto due maestre in modo da offrire alle famiglie un servizio affidabile e più ricco. Non solo infatti il doposcuola, con la possibilità di tenere i bambini fino alle 17.30, con elasticità di orario per andare incontro ad eventuali esigenze particolari, ma anche il servizio di prescuola, alle 7.30, pensato in particolare per i genitori che devono presentarsi presto a lavoro. Riuscendo ad andare incontro a queste richieste, siamo riusciti a tenere in vita la scuola e questo è già un primo motivo di orgoglio e soddisfazione. Ma grazie a questo, crediamo di aver contribuito a rendere più attrattiva tutta Boara».
SCUOLA IN AFFITTO
Al sindaco, però, è stata fatta una richiesta precisa: «Per l'uso della scuola ci viene chiesto un contributo nell'ordine dei 1.500 euro l'anno spiega Zagato Per noi, che già facciamo fronte a delle spese di gestione è una somma rilevante. Il sindaco Gaffeo ha ascoltato la nostra richiesta ed ha compreso a pieno: ci ha infatti promesso che provvederà a fare in modo che la scuola possa esserci affidata senza ulteriori oneri». Intanto, con la prima festa della birra made in Boara, le casse dell'associazione si sono rimpinguate, in vista di un nuovo anno scolastico da affrontare: «Ancora non abbiamo fatto i conti, perché ci sono tutte le spese da stornare, ma credo che alle fine riusciremo a mettere in cassa una cifra fra i 500 e i mille euro. Ma quello che conta di più è la soddisfazione di essere riusciti ad offrire al paese un grande fine settimana di festa, con grande entusiasmo ed una risposta meravigliosa dal punto di vista del coinvolgimento e della partecipazione. Ringrazio tutto lo staff e il parroco don Daniele Donegà, che ci ha concesso l'uso di tutti gli spazi e locali della parrocchia. Un successo che ripeteremo, anche se è stata una bella fatica, visto che di fatto l'organizzazione è stata tutta sulle mie spalle e su quelle di Enrico Orrù che mi ha aiutato. I risultati, però, ci hanno dato ragione su tutta la linea».
Francesco Campi
