Bidelli, solo 30 i posti in Polesine

Sabato 14 Dicembre 2019
SCUOLA
ROVIGO Dal 2020 nelle scuole le pulizie saranno svolte esclusivamente da personale Ata pubblico. L'internalizzazione dei servizi di pulizia e ausiliariato sarà operativa con le assunzioni del nuovo personale Ata da marzo, perché nel frattempo si svolgerà il concorso riservato ai lavoratori delle ditte appaltatrici dei servizi di pulizia. Per il concorso servono almeno il diploma di scuola media e 10 anni di servizio con contratto a tempo indeterminato. Il bando è del 6 dicembre scorso, e non è chiaro, al momento, chi farà le pulizie nel periodo tra il 1° gennaio e il 1° marzo, perché nel frattempo ai lavoratori delle imprese appaltatrici dei servizi sono cominciate ad arrivare dalla direzione del personale o dal datore di lavoro, le lettere in cui si annunciano l'internalizzazione, il bando di concorso a cui partecipare per continuare a svolgere il proprio lavoro e l'ormai prossimo avvio delle procedure di licenziamento.
COLLABORATORI SCOLASTICI
Dal bando risultano 11.263 i posti accantonati nel profilo di collaboratore scolastico, secondo i limiti finanziari delle risorse statali, per le assunzioni a tempo indeterminato, rispetto agli oltre 16mila lavoratori dipendenti in Italia nelle imprese appaltatrici. E per quanto il Consiglio superiore della Pubblica istruzione avesse già evidenziato in novembre che è 11.507 il numero dei posti effettivamente accantonati dal decreto ministeriale sugli organici Ata per l'attuale anno scolastico, in Polesine risultano disponibili per il profilo di collaboratore scolastico 30 posti: cifra inferiore al numero di addetti impiegati attualmente dalle ditte di pulizie. Di questi 30 posti disponibili, da aggiungere in Polesine all'attuale personale Ata impiegato in 166 scuole (dalla scuola dell'Infanzia alle medie) e 24 istituti superiori, sono previsti almeno 23 contratti a tempo pieno, e al massimo 14 contratti a tempo parziale al 50%. In Veneto (348 posti disponibili) e Friuli Venezia Giulia (40) ci sono poi stime per cui almeno il 30% delle persone ora impiegate nelle ditte di servizi per le scuole non avrebbe il requisito dei 10 anni di anzianità. Così, i criteri del bando di concorso, evidenziano le organizzazioni sindacali e l'Associazione nazionale imprese di pulizie (Anip), non assicurano a tutti i lavoratori attualmente impiegati la continuità occupazionale e il mantenimento dei livelli retributivi. Ci sarebbero, dunque, più disoccupati e meno personale per i servizi di pulizia e ausiliariato: con quali conseguenze per le scuole?
Nicola Astolfi
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