ADRIA
«Il 6 luglio i lavoratori della Casa di riposo di Adria sciopereranno ancora ma per la presidente Sandra Passadore ed il direttore Mauro Badiale è tutto ok». Patrizia Bartelle, consigliera regionale di Italia in Comune, torna a chiedere il commissariamento del Csa di Adria a distanza di una decina di giorni dalla proclamazione dello sciopero indetto da Cgil, Cisl e Uil. Secondo la consigliera si sarebbe assistito ad un uno-due micidiale al centro servizi anziani. «Prima - spiega - la bocciatura del bilancio consuntivo da parte di due componenti del consiglio di amministrazione, Simone Mori e Sabrina Visentini, e poi la proclamazione dello sciopero da parte dei sindacati. Questi fatti confermano quanto affermo da tempo ovvero che la presidente e il direttore non garantiscono la necessaria serenità all'interno della struttura che dovrebbe essere commissariata immediatamente dall'assessore regionale Manuela Lanzarin. La mia richiesta pende sulla sua scrivania dal 18 aprile scorso. Si tratta dell'interrogazione a risposta immediata».
L'INTERVENTO
Dopo aver ricordato che anche il segretario di Fp Cgil Rovigo, Davide Benazzo si è rivolto alla Regione invocando un intervento per porre fine alla tensione tra operatori e vertici della struttura, Bartelle così prosegue: «Serve un commissariamento breve, fino alla scadenza dell'attuale cda per consentire al sindaco Omar Barbierato di nominare nuovi amministratori all'altezza del difficile compito che li attende. Spero che Il sindaco, insieme alla sua amministrazione, prenda al più presto una posizione chiara, autorevole, importante ed urgente perché altri sei mesi di gestione Badiale-Passadore potrebbero essere fatali per il centro servizi anziani. Non vorremmo che le conseguenze di decisioni errate diventassero una pesante eredità per gli adriesi, veri titolari del Csa».
G. Fra.
© RIPRODUZIONE RISERVATA «Il 6 luglio i lavoratori della Casa di riposo di Adria sciopereranno ancora ma per la presidente Sandra Passadore ed il direttore Mauro Badiale è tutto ok». Patrizia Bartelle, consigliera regionale di Italia in Comune, torna a chiedere il commissariamento del Csa di Adria a distanza di una decina di giorni dalla proclamazione dello sciopero indetto da Cgil, Cisl e Uil. Secondo la consigliera si sarebbe assistito ad un uno-due micidiale al centro servizi anziani. «Prima - spiega - la bocciatura del bilancio consuntivo da parte di due componenti del consiglio di amministrazione, Simone Mori e Sabrina Visentini, e poi la proclamazione dello sciopero da parte dei sindacati. Questi fatti confermano quanto affermo da tempo ovvero che la presidente e il direttore non garantiscono la necessaria serenità all'interno della struttura che dovrebbe essere commissariata immediatamente dall'assessore regionale Manuela Lanzarin. La mia richiesta pende sulla sua scrivania dal 18 aprile scorso. Si tratta dell'interrogazione a risposta immediata».
L'INTERVENTO
Dopo aver ricordato che anche il segretario di Fp Cgil Rovigo, Davide Benazzo si è rivolto alla Regione invocando un intervento per porre fine alla tensione tra operatori e vertici della struttura, Bartelle così prosegue: «Serve un commissariamento breve, fino alla scadenza dell'attuale cda per consentire al sindaco Omar Barbierato di nominare nuovi amministratori all'altezza del difficile compito che li attende. Spero che Il sindaco, insieme alla sua amministrazione, prenda al più presto una posizione chiara, autorevole, importante ed urgente perché altri sei mesi di gestione Badiale-Passadore potrebbero essere fatali per il centro servizi anziani. Non vorremmo che le conseguenze di decisioni errate diventassero una pesante eredità per gli adriesi, veri titolari del Csa».
G. Fra.
