LA VITTORIA
ADRIA «Non speravo in un risultato così grande». Omar Barbierato è il nuovo sindaco di Adria. Lo è diventato ieri sera, con 5.230 voti, circa duemila in più di quelli conquistati al primo turno, e una percentuale pari al 65,19%. Un risultato lusinghiero che carica Barbierato di responsabilità e aspettative che lui, da una parte, si affretta ad assumersi («Sarò il sindaco della gente, sarò un sindaco civico e darò ascolto a tutti») e dall'altra, allarga alla collaborazione dei cittadini. «Ora avremo bisogno dell'aiuto di tutti. Chiedo ai cittadini e ai consiglieri eletti di starci vicini e di collaborare», un invito che estende anche all'avversario sconfitto, Lamberto Cavallari, con parole di elogio. «È stato un rivale onesto e leale, spero di poter collaborare anche con lui per il bene della città».
GIOIA DOPO LE TENSIONI
La giornata più lunga di una campagna elettorale che dura da quattro mesi, si è conclusa con un invito alla concordia, ma il clima che l'ha preceduta non sempre è stato dei più sereni. «Per me e il mio gruppo - dice Barbierato - è stato il punto di arrivo di un percorso durato sette anni. Abbiamo condotto una campagna elettorale impegnativa, strada per strada, casa per casa. E abbiamo raccolto i consensi degli adriesi delusi. Anche la squadra che mi ha sostenuto è stata eccezionale e l'aspettativa di oggi, per questo risultato, è stata, per me, caricata anche dalla responsabilità che sentivo nei loro confronti».
LE CHIAVI VINCENTI
Ripensando alla strategia politica messa in atto, Barbierato non ha eccessivi rimpianti. «Fin dall'inizio abbiamo deciso che la nostra sarebbe stata, in ogni caso, una coalizione civica. Volevamo essere liberi dai condizionamenti dei partiti e confrontarci solo con gli elettori e gli altri candidati. Penso, visto il risultato finale, che questa scelta sia stata compresa e apprezzata».
Al primo e al secondo turno, verrebbe da dire. «Al ballottaggio non abbiamo fatto accordi - conferma il neo sindaco - neppure sottobanco e chiunque avesse scelto inizialmente altri candidati, poi esclusi dal voto, era libero di votarci o meno».
Errori nella conduzione della campagna elettorale Barbierato ritine di non averne fatti, con una sola eccezione. «All'unico dibattito pubblico che c'è stato prima del ballottaggio, l'ordine delle domande è sempre stato prima a me poi a Cavallari che in questo modo, rispondeva a quello che avevo detto un attimo prima. Ecco, se dovessi rifarlo, chiederei di alternare le domande. Ma questa, ormai, è acqua passata. Mi ha amareggiato di più vedere, tra il pubblico, qualcuno che mi ha lanciato delle offese (buffone, ndr). Per quanto mi riguarda, anche da sindaco, cercherò di tenere il dibattito politico in toni civili».
NUOVI COMPITI
Ora si apre la partita delle cose da fare. «Dobbiamo muoverci subito, il prima possibile. La città è rimasta ferma troppo tempo e cose da fare ce ne sono a iosa. Ci attiveremo per mettere in pratica le cose che abbiamo detto chiesto quando eravamo all'opposizione, ma per favore, non fatemi ripetere adesso il programma che abbiamo presentato».
ABBRACCI
Anche di assessori, per il momento, il neo sindaco non parla. Del resto il successo elettorale è stato tutto suo e la squadra, che forse ha già in mente, verrà resa nota nei prossimi giorni. Adesso è il tempo di festeggiare la vittoria. I cori: «Omar, Omar» risuonano lungo corso Vittorio Emanuele che vicino al suo comitato elettorale, è stipato di sostenitori: chi lo abbraccia, chi lancia un saluto, che si vuole congratulare. In questo momento la felicità è al massimo e l'aspettativa ancor di più. Da domani si dovrà lavorare duro e Barbierato, che accetta i complimenti di tutti, sembra averlo ben presente.
A margine: riportiamo la composizione del consiglio comunale così come dai seggi indicati dal Viminale, ma l'Ufficio Elettorale di Adria ritiene che debba avere un seggio la lista Adria Civica con Marina Mantovani, al posto di Andrea Michieletti di Ibc. Si deve attendere l'ufficializzazione dei conteggi.
Diego Degan
© RIPRODUZIONE RISERVATA ADRIA «Non speravo in un risultato così grande». Omar Barbierato è il nuovo sindaco di Adria. Lo è diventato ieri sera, con 5.230 voti, circa duemila in più di quelli conquistati al primo turno, e una percentuale pari al 65,19%. Un risultato lusinghiero che carica Barbierato di responsabilità e aspettative che lui, da una parte, si affretta ad assumersi («Sarò il sindaco della gente, sarò un sindaco civico e darò ascolto a tutti») e dall'altra, allarga alla collaborazione dei cittadini. «Ora avremo bisogno dell'aiuto di tutti. Chiedo ai cittadini e ai consiglieri eletti di starci vicini e di collaborare», un invito che estende anche all'avversario sconfitto, Lamberto Cavallari, con parole di elogio. «È stato un rivale onesto e leale, spero di poter collaborare anche con lui per il bene della città».
GIOIA DOPO LE TENSIONI
La giornata più lunga di una campagna elettorale che dura da quattro mesi, si è conclusa con un invito alla concordia, ma il clima che l'ha preceduta non sempre è stato dei più sereni. «Per me e il mio gruppo - dice Barbierato - è stato il punto di arrivo di un percorso durato sette anni. Abbiamo condotto una campagna elettorale impegnativa, strada per strada, casa per casa. E abbiamo raccolto i consensi degli adriesi delusi. Anche la squadra che mi ha sostenuto è stata eccezionale e l'aspettativa di oggi, per questo risultato, è stata, per me, caricata anche dalla responsabilità che sentivo nei loro confronti».
LE CHIAVI VINCENTI
Ripensando alla strategia politica messa in atto, Barbierato non ha eccessivi rimpianti. «Fin dall'inizio abbiamo deciso che la nostra sarebbe stata, in ogni caso, una coalizione civica. Volevamo essere liberi dai condizionamenti dei partiti e confrontarci solo con gli elettori e gli altri candidati. Penso, visto il risultato finale, che questa scelta sia stata compresa e apprezzata».
Al primo e al secondo turno, verrebbe da dire. «Al ballottaggio non abbiamo fatto accordi - conferma il neo sindaco - neppure sottobanco e chiunque avesse scelto inizialmente altri candidati, poi esclusi dal voto, era libero di votarci o meno».
Errori nella conduzione della campagna elettorale Barbierato ritine di non averne fatti, con una sola eccezione. «All'unico dibattito pubblico che c'è stato prima del ballottaggio, l'ordine delle domande è sempre stato prima a me poi a Cavallari che in questo modo, rispondeva a quello che avevo detto un attimo prima. Ecco, se dovessi rifarlo, chiederei di alternare le domande. Ma questa, ormai, è acqua passata. Mi ha amareggiato di più vedere, tra il pubblico, qualcuno che mi ha lanciato delle offese (buffone, ndr). Per quanto mi riguarda, anche da sindaco, cercherò di tenere il dibattito politico in toni civili».
NUOVI COMPITI
Ora si apre la partita delle cose da fare. «Dobbiamo muoverci subito, il prima possibile. La città è rimasta ferma troppo tempo e cose da fare ce ne sono a iosa. Ci attiveremo per mettere in pratica le cose che abbiamo detto chiesto quando eravamo all'opposizione, ma per favore, non fatemi ripetere adesso il programma che abbiamo presentato».
ABBRACCI
Anche di assessori, per il momento, il neo sindaco non parla. Del resto il successo elettorale è stato tutto suo e la squadra, che forse ha già in mente, verrà resa nota nei prossimi giorni. Adesso è il tempo di festeggiare la vittoria. I cori: «Omar, Omar» risuonano lungo corso Vittorio Emanuele che vicino al suo comitato elettorale, è stipato di sostenitori: chi lo abbraccia, chi lancia un saluto, che si vuole congratulare. In questo momento la felicità è al massimo e l'aspettativa ancor di più. Da domani si dovrà lavorare duro e Barbierato, che accetta i complimenti di tutti, sembra averlo ben presente.
A margine: riportiamo la composizione del consiglio comunale così come dai seggi indicati dal Viminale, ma l'Ufficio Elettorale di Adria ritiene che debba avere un seggio la lista Adria Civica con Marina Mantovani, al posto di Andrea Michieletti di Ibc. Si deve attendere l'ufficializzazione dei conteggi.
Diego Degan
