Arretrano i ricoveri e i contagi, ma i decessi si avvicinano ai 500

Lunedì 19 Aprile 2021
Arretrano i ricoveri e i contagi, ma i decessi si avvicinano ai 500
L'EPIDEMIA
ROVIGO Nella sua lenta ritirata il virus continua a lasciare dietro di sé una scia di lutti. Altre due sono infatti le morti Covid registrate nella giornata di sabato, con il totale che sale quindi a 493 da inizio epidemia, avvicinandosi alla soglia dal particolare impatto dei 500 decessi, con ben 253 solo nel 2021 e 23 nei primi 17 giorni di aprile. Tuttavia, a parte questo dato, indubbiamente pesante, gli altri indicatori epidemici fotografano un quadro in netto miglioramento. Nulla di strano, in realtà, visto che, come l'esperienza di questi lunghi mesi di pandemia ha insegnato, fra il calo dei contagi e un alleggerimento della situazione dei casi clinici gravi passano da una a tre settimane e le conseguenze più gravi, quelle che portano appunto fino alla morte, hanno un tempo di latenza abbastanza lungo.
MENO CONTAGI
Il bollettino di ieri attestava un'ulteriore arretramento del contagio, la cui tendenza è confermata dall'incidenza, che rapporta il numero dei nuovi contagi emersi a quello delle persone sottoposte a tampone, il cui valore medio negli ultimi sette giorni si conferma al di sotto del 3%, al 2,61%. E, a fronte di 23 nuove positività, infatti, le guarigioni sono state oltre il doppio, 48. Per effetto della differenza fra questi due numeri, quindi, il numero dei polesani attualmente positivi si riduce ancora, scendendo a 1.123 e riportando ai livelli dei primi giorni di marzo, quando la curva era in crescita, ai primi giorni di febbraio, quando invece la curva era in discesa, ed anche ai primi giorni di novembre, quando è iniziata la seconda ondata. Oscillazioni che devono sempre ricordare come tutto è purtroppo soggetto a variazioni improvvise, in particolare quando viene abbassata troppo la guardia.
TRACCIAMENTO
Chi non l'abbassa è il Sisp, che continua nella sua opera ininterrotta di tracciamento dei contatti dei casi positivi, come testimonia il fatto che delle 23 persone risultate contagiate, 13 erano già state poste in quarantena preventiva. Attualmente sono 1.341 le persone poste in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva. Nessuna novità sul fronte delle case di riposo, dove restano positivi 19 ospiti e un operatore della Residenza San Salvatore di Ficarolo, un ospite dell'Iras e un operatore della casa di riposo Città di Rovigo.
I RICOVERI
Uno dei dati più importanti, tuttavia, è quello che riguarda la situazione degli ospedali: i ricoverati sono calati a 67 dai 73 di sabato. Purtroppo, su questo incidono anche le due morti, perché entrambe le persone che si sono spente sabato erano proprio ricoverate. Dal punto di vista dell'occupazione dei posti letto il quadro è ora molto diverso rispetto a quello del recentissimo passato, perché meno di due settimane fa i ricoverati erano oltre 100. Era dall'8 marzo che il numero totale dei pazienti Covid non era a questi livelli. In quei giorni, però, la crescita era paurosa. Proprio l'8 marzo, infatti, era stata innalzata a 78 posti letto la capienza dell'Area medica e semintensiva pneumologica del San Luca, dopo che due giorni prima era stata decisa la riapertura dell'Area Covid all'ospedale di Adria. Attualmente i ricoverati in Area medica e semintensiva a Trecenta sono 49, mentre nell'Area Covid ad Adria ne è rimasto uno solo ed altri 6 sono nel reparto di Malattie infettive dell'ospedale di Rovigo. Per quanto riguarda i pazienti di area critica, dopo che sabato erano scesi a 10, ieri sono risaliti a 11, tutti al San Luca.
F.Cam.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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