AMICI DELLA BICI
ROVIGO Entra nel vivo la campagna di raccolta fondi per sensibilizzare

Domenica 12 Luglio 2020
AMICI DELLA BICI ROVIGO Entra nel vivo la campagna di raccolta fondi per sensibilizzare
AMICI DELLA BICI
ROVIGO Entra nel vivo la campagna di raccolta fondi per sensibilizzare all'uso della bicicletta, promossa dalla Fiab Amici della bici di Rovigo. L'iniziativa ha fatto installare in piazzale Di Vittorio e in altri punti della città poster e cartelli che spiegano perché usare la bicicletta (soprattutto negli spostamenti sotto i 10 chilometri) fa risparmiare tempo e fa bene alla salute. Sono avvisi che valgono ancora più ai tempi del coronavirus, e ieri mattina volontari e simpatizzanti dell'associazione si sono riuniti sotto il cartellone installato davanti al Multipiano in piazzale Di Vittorio, per presentare una campagna che intende convincere i polesani ad adottare la cultura della bicicletta e cambiare stile di movimento.
STILE DI VITA SANO
Perché? La bici è il mezzo migliore per riprendere la vita dopo i mesi di stop imposto dalle misure per contenere il coronavirus. E così uno dei messaggi della campagna è Installa l'antivirus. Scegli la bici, perché pedalando e con l'attività fisica «si rafforza il sistema immunitario, e inoltre la bici consente di mantenere quel distanziamento fisico che protegge dal contagio da Covid-19. Il messaggio è un po' provocatorio, ma si spiega da solo», ha detto il presidente di Fiab Amici della bici di Rovigo Denis Maragno. Un altro messaggio della campagna è Dai aria. Pedalando aiuti a mantenere l'aria pulita e rafforzi i polmoni: infatti, oltre a risparmiare carburante e ridurre di conseguenza l'emissione di gas serra e l'inquinamento, pedalare aumenta l'aspettativa di vita in buona salute, «almeno di un paio d'anni» ha aggiunto Maragno.
CONSULTA DELLA BICI
Per diffondere questi messaggi l'associazione rodigina ha colto l'opportunità di utilizzare il lavoro grafico messo a disposizione di chiunque, privato o pubblico, dall'iniziativa #andràtuttinbici che la Consulta comunale della bicicletta di Bologna ha promosso per raccontare i vantaggi della mobilità attiva post-coronavirus. A Bologna l'iniziativa era partita l'8 maggio per durare alcune settimane e a Rovigo sta entrando nel vivo ora. Così, per stampare nuovi poster e cartelloni da affiggere lungo le strade del capoluogo e dei comuni polesani, l'invito è di fare una donazione collegandosi al sito Internet www.rovigoinbici.org. Anche piccole cifre - spiega l'associazione rodigina - possono aiutare a produrre ancora più poster ed essere quindi più convincenti e insinuare un pensiero critico sul nostro stile di vita, con l'auspicio che si possa riflettere anche sulle scelte degli amministratori locali per facilitare e rendere più sicuri gli spostamenti in bicicletta. La bici, in questa situazione di emergenza sanitaria, garantisce anche il distanziamento sociale oltre a ridurre nell'ambiente l'inquinamento, uno dei corresponsabili della mortalità del coronavirus. Questa campagna di comunicazione dal basso, con poster e cartelloni, spiega anche vantaggi e facilità dell'utilizzo della bicicletta.
PISTE CICLABILI
L'iniziativa punta a diffondere la cultura della bici perché su questo tema e sulla mobilità sostenibile c'è molto da fare in Italia. Rovigo, per densità di piste ciclabili nei comuni capoluogo, si piazza al 46° posto nazionale con 23,2 chilometri ogni 100 chilometri quadrati di superficie territoriale: il dato complessivo è 25,2 chilometri di piste ciclabili e, come il dato sulla densità di piste ciclabili, è riferito al 2018. La densità di percorsi ciclabili a Rovigo era 16,3 chilometri nel 2013: il valore dunque è in aumento, ma resta sotto la media italiana di 23,4 chilometri ogni 100 km2 e ben lontano dalla vicina Padova, primatista nazionale, che ha 181,7 km di piste ciclabili ogni 100 chilometri quadrati. Il Veneto, secondo il Rapporto sull'economia della bicicletta in Italia 2018, è sotto di poco alla media europea nell'uso quotidiano della bici come mezzo di trasporto: riguarda il 7,7% dei veneti e l'8% dei cittadini comunitari.
Nicola Astolfi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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