«Amazon, lavoro precario e part-time»

Sabato 28 Novembre 2020
«Amazon, lavoro precario e part-time»
CASTELGUGLIELMO
Il Black friday spopola e muove merci e lavoro, ma lo fa sulle spalle di lavoratori precari e poco tutelati, in un territorio che non era preparato all'impatto dell'arrivo del grande centro di distribuzione Amazon. Questo, in sintesi, il pensiero delle sigle sindacali che ieri, in occasione della giornata di sconti in cui il colosso dell'e-commerce raccoglie un enorme numero di ordini, hanno espresso preoccupate riflessioni sul centro Amazon di Castelguglielmo a due mesi dall'apertura. In questi giorni e fino alla conclusione delle festività natalizie, per gestire il picco di ordini, nello stabilimento lavorano circa 900 persone secondo la Filt Cgil, che ieri mattina ha presidiato l'ingresso per manifestare. «Innanzitutto le condizioni di lavoro: tre quarti del personale ha un lavoro precario, in gran parte tramite agenzie interinali, moltissimi hanno un part time con Mog (monte ore garantito) e questo comporta per loro una precarietà di vita», dicono il segretario generale della Filt Cgil Veneto Renzo Varagnolo e quello Cgil Rovigo Pieralberto Colombo.
MOLTI FORESTIERI
Secondo il sindacato starebbe aumentando l'apporto lavorativo di persone provenienti da aree lontane, ben 200 a tempo determinato. «Il territorio non ha saputo contrattare in anticipo le condizioni, e ora ne vediamo gli effetti. Il problema abitativo e della carenza di trasporti porta a fenomeni ai limiti della legalità, c'è chi affitta una stanza a 170 euro al mese più 70 euro per i servizi, chi offre un servizio di trasporto più o meno gratuito, qualcuno dorme in macchina o in un camper».
PREOCCUPAZIONE
Anche Adl Cobas Rovigo nel Black friday ribadisce la propria preoccupazione. «Non è semplice capire quello che succede dentro quelle mura, le diverse segnalazioni che abbiamo ricevuto evidenziano un generale malessere dei lavoratori che fatica ad emergere a causa della totale precarietà e ricattabilità a cui sono sottoposti nella stragrande maggioranza dei casi. Si parla di contratti Mog e contratti a termine della durata di un mese. In piena pandemia, poi, ci chiediamo: operano oltre 600 persone, è possibile che l'azienda non provveda ad effettuare i tamponi al personale?».
NESSUN DIALOGO
Sul tema interviene anche Francesca Pizzo, segretaria organizzativa della Cisl di Padova Rovigo. «Ci chiediamo perché un'azienda così grande e all'avanguardia come Amazon non sia in grado di dialogare con i soggetti attivi sul territorio. Con le agenzie del lavoro ci stiamo già confrontando, abbiamo sollevato alcune criticità e stiamo cercando di capire come risolverle. Ci aspettiamo che lo stesso da un'azienda come Amazon».
Ilaria Bellucco
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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