Altra vittima del Covid chef stroncato a 44 anni

Giovedì 5 Agosto 2021
PANDEMIA
ROVIGO Un'altra vita interrotta dall'incubo Covid. Occhiobello è in lutto per la scomparsa di Alessandro Paladin, chef di 44 anni che avevo creato una famiglia e lavorava a Tenerife, nelle spagnole Canarie. L'uomo non aveva patologie pregresse e aveva già prenotato il vaccino, ma la malattia l'ha colpito gravemente e in pochi giorni le condizioni di salute sono improvvisamente precipitate, fino al decesso avvenuto nella giornata di lunedì.
A tracciare un commovente ricordo è la sorella Giulia. «Era un grandissimo cuoco, stimato e benvoluto da tutti, lo testimoniano i numerosi messaggi di cordoglio apparsi in queste ore sui social network. Da sei anni si era trasferito in Spagna, era felice, la sua vita ormai era a Tenerife: aveva realizzato uno dei sogni e aperto un locale chiamato Blue bar, nel paesino di San Juan. Mio fratello credeva nella scienza e la sera stessa in cui è stato ricoverato, avrebbe dovuto sottoporsi al vaccino. È morto nel giro di una settimana, all'inizio è stato curato a casa con Tachipirina e sciroppo, poi le condizioni sono peggiorate. È stato proprio Alessandro a richiedere l'intervento dell'ambulanza per il ricovero in ospedale. Dopo alcune ore ci hanno chiamato per comunicarci la sua morte. Le sue ceneri rimarranno in Spagna, ma lo ricorderemo anche a Occhiobello lunedì pomeriggio con una messa alle 18 e una sua foto sarà posizionata al cimitero di Gurzone, accanto a nostro padre scomparso pochi mesi fa».
Il 44enne Paladin era sposato con la moglie Andrea ed era molto legato al cagnolino Blue, maltese toy. L'uomo lascia anche il fratello Alberto e la madre Daniela.
IL BOLLETTINO
Nell'andamento sali e scendi dei contagi, si registra una sensibile impennata di nuovi casi da Coronavirus. Sono 33, infatti, le nuove positività di residenti in Polesine, dei quali venti erano già in isolamento domiciliare e la misura cautelativa ha evitato il divampare di focolai in ambito esterno. Nei due giorni precedenti c'era stato un lieve rallentamento nella quarta ondata, i casi si erano fermati prima a 14 e poi a 6 nuove positività. Analizzando il bollettino quotidiano diffuso dall'Ulss 5, un altro segnale preoccupante arriva dai ricoveri, che da 7 salgono a 10 unità: attualmente ci sono 8 pazienti che si trovano nell'area Covid allestita al San Luca di Trecenta e altre 2 persone hanno dovuto ricorrere alle cure del reparto Malattie infettive di Rovigo. A oggi risulta positiva sempre una Oss del Centro servizi Città di Rovigo: la donna non risultava vaccinata e rientrava da una malattia. Sette nuove guarigioni, poi, portano a 13.545 il totale dei guariti in Polesine da quando è scoppiata l'epidemia. Sono 297 le persone attualmente positive in provincia e sono 661 le persone poste in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva (35 persone in più rispetto alle 626 che risultavano in isolamento martedì).
La prevalenza in Polesine (totale delle persone risultate positive da inizio epidemia sul totale della popolazione) è pari al 6,37%. L'incidenza degli ultimi 7 giorni dei nuovi casi riscontrati è pari al 2,97%. Non si fermano, naturalmente, le operazioni di tracciamento e prevenzione: da febbraio 2020 sono stati eseguiti complessivamente 700.556 test rapidi e tamponi nella provincia. Prosegue pure l'attività di screening alla popolazione con particolare attenzione ai luoghi di aggregazione delle fasce di età più giovani. Stamattina il personale dell'Ulss 5 sarà presente ai mercati del giovedì a Corbola, Papozze, Porto Tolle e Calto, oltre che a La Fattoria a Rovigo, mentre al pomeriggio la macchina della prevenzione sarà funzionante alla Coop di viale della Pace a Rovigo e al centro commerciale Il Faro di Giacciano con Baruchella.
Si allarga la mappa delle farmacie polesane dove sarà possibile effettuare il vaccino e da venerdì sarà operativa la farmacia Ravelli di Ficarolo, dove verrà somministrato esclusivamente il Moderna.
Alessandro Garbo
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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