ADRIA
Ersilio Gallimberti ha finalmente trovato la pace eterna. Le ceneri del

Mercoledì 20 Marzo 2019
ADRIA
Ersilio Gallimberti ha finalmente trovato la pace eterna. Le ceneri del 48enne adriese, trovato morto a settembre nella pineta di Ravenna, ora riposano in pace nel cimitero cittadino. É comparsa in alcuni luoghi poco trafficati, lontano dal centro storico, un'epigrafe con la quale la famiglia Gallimberti, che da quando il proprio caro era scomparso da casa si è sempre trincerata dietro il più assoluto silenzio, fornisce la notizia della scomparsa del proprio congiunto. Significativa la frase riportata: La morte di tutto è fine, dona però una pace che più nessuno opprime. Considerando la data riportata sul manifesto funebre, di sabato 16 marzo, anche se per alcuni l'epigrafe sarebbe stata affissa solo nella tarda serata di lunedì, facile ipotizzare che il corpo dell'uomo sia stato restituito alla famiglia venerdì 15 marzo.
LA TRAGEDIA
Anche se l'ipotesi più plausibile rimane quella del suicidio, dal momento che sul suo corpo non sarebbero stati ritrovati segni di violenza, ci sono stati altri aspetti, fino ad oggi sconosciuti, sui quali gli investigatori hanno concentrato le loro attenzioni per cercare di far luce sulla tragica fine dell'imprenditore adriese, allontanatosi da Adria il 23 settembre scorso, il cui corpo, in stato di decomposizione, è stato ritrovato il 18 ottobre, quasi un mese dopo, nelle Valli a nord del Lamone, tra Ravenna e Ferrara, a Casalborsetti.
IL VIAGGIO D'AFFARI
Quel giorno di fine settembre Gallimberti aveva lasciato la sua abitazione di via Pignara, annunciando ai genitori, al padre Dario ed alla madre Lina, la sua intenzione di partire per un viaggio d'affari in Polonia. Da allora non aveva più fornito più notizie, gettando nello sconforto la famiglia che comunque non ne avrebbe mai denunciato la scomparsa. Oltre ai genitori, Gallimberti ha lasciato anche il fratello Antonio, alias Marco Galli, noto disc jockey. Era stato proprio Antonio Gallimberti, dopo il ritrovamento dell'auto del fratello a Ravenna, una Renault, in un luogo non molto distante dal posto dove è stato trovato il 18 ottobre un cadavere senza identità, a sottoporsi alla prova del Dna. Quel corpo era stato notato da un escursionista che stava passeggiando nella pineta.
LE INDAGINI
L'uomo, resosi conto che si trattava di un corpo, aveva subito allertato i carabinieri che avevano iniziato ad indagare. Il timore sia della famiglia che degli inquirenti è che la morte possa essere maturata in contesti diversi, legati alle attività dell'uomo all'estero. Al momento però, nonostante il massimo riserbo sulla vicenda da parte degli inquirenti, lo scenario ipotizzato non trova riscontri certi. Si sarebbe indagato anche sui rapporti che il Gallimberti avrebbe avuto con soggetti della Puglia e della Calabria e nel settore dell'usura. Nel corso della sua attività di imprenditore in Repubblica Ceca, Gallimberti infatti si era procurato, sembra, parecchie inimicizie. Il classe 1970, che si autodefiniva imprenditore e consulente estero, specializzato nel settore immobiliare, pronto a fornire aiuto i suoi connazionali che desideravano investire, sia a livello aziendale sia a livello privato, in Repubblica Ceca ed in Slovacchia, ricordiamo si dipingeva come un facilitatore ed una guida per gli affari.
Guido Fraccon
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci