ADRIA
Adria non è più una realtà tranquilla come un tempo. L'accoltellamento

Mercoledì 24 Luglio 2019
ADRIA
Adria non è più una realtà tranquilla come un tempo. L'accoltellamento avvenuto lunedì, presumibilmente legato a questioni di droga, visti i precedenti dei soggetti coinvolti, è solo la punta dell'iceberg di una situazione esplosiva dal punto di vista sociale sulla quale finora si è fatto finta di niente e si è cercato, sempre e comunque, di minimizzare.
SEGNALI ALLARMANTI
Sono anni che sul fronte del consumo e dello spaccio di droga giungono segnali allarmanti, come testimonia il genitore di un ragazzo che questo tunnel l'ha oltrepassato. «Sono sempre gli stessi che bazzicano nel mercato dello stupefacente - racconta -, proprio come i protagonisti dell'accoltellamento. Sono sempre gli stessi i luoghi di spaccio e i posti dove i ragazzi vanno a bucarsi. Qualche giorno fa proprio sulle pagine de Il Gazzettino veniva indicata l'area di parco Buozzi con tanto di foto di un giaciglio formato da un foglio di gommapiuma, appoggiato sulle assi di un bancale. Anche ai tempi di mio figlio quella era considerata area dove bucarsi. Noi genitori che abbiamo avuto figli con problemi di droga lo sappiamo bene, così come conosciamo bene anche chi spaccia. Sono tutti facce note e sono sempre quelli di vent'anni anni fa ai quali si sono aggiunte persone venute dal Nord Africa e dell'Est Europa».
AREA RIPULITA
Per la cronaca dopo l'articolo l'area è stata ripulita. Quali sono gli altri posti caldi? «Viale Maddalena, zona Artessura, la zona sotto il ponte della Chieppara, tratti di Artessura e l'area interclusa nei pressi del polo scolastico: attenzione poi alle scuole. Nelle aule circola parecchia droga. Se i controlli fossero più assidui e si agisse con veri e propri blitz a sorpresa, emergerebbe tanto sommerso».
BAR CHIUSO
Risale solo al 5 luglio scorso il blitz al Chug bar di via Cesare Zen, locale poi chiuso per sette giorni su ordine del questore per motivi di sicurezza, ordine pubblico e per il decoro urbano. Nel blitz erano stati pizzicati in possesso di sostanze stupefacenti, tipo marijuana, due giovani, di cui un minore. Proprio durante il periodo estivo secondo le ultime statistiche la combinazione giovani e droga diventerebbe un mix esplosivo. Secondo i dati a livello nazionale Il 26% dei quindicenni-diciannovenni farebbe uso di cannabis, il 2-3% di cocaina, l'1,4% di eroina e l'1,6% di droghe sintetiche. Una tendenza che durante le vacanze, quando i freni si allentano, punta al rialzo, soprattutto quando il controllo degli adulti si allenta, gli orari diventano più flessibili e le occasioni di consumo si moltiplicano, specie in certe località e in contesti in cui le sostanze stupefacenti circolano con grande facilità.
IL SINDACO BARBIERATO
Negli ultimi dieci anni sono inoltre aumentati i fenomeni di dipendenza nel Basso Polesine. Il quadro del fenomeno dell'uso e della dipendenza, inoltre, si è stabilizzato sul policonsumo. La fascia di età più coinvolta è quella dai 20 ai 29 anni. «Siamo shoccati dalla notizia dell'accoltellamento dell'altra notte: ringraziamo i carabinieri che hanno subito individuato il responsabile. È un fatto terribile che Adria non merita. Continua la massima attenzione e la collaborazione tra la nostra Polizia Locale e le forze dell'ordine per rafforzare la prevenzione affinché non possano più accadere fatti simili», commenta il sindaco Omar Barbierato. Non va meglio sul fronte dei furti. Erano in cinque, forse in sette, pronti ad agire, con tanto di furgoni su cui caricare la merce rubata, coloro che sempre lunedì notte hanno tentato un furto ai danni della ditta Giada di viale Risorgimento, azienda che produce e distribuisce alcuni fra i brand di moda più importanti nel panorama del fashion, tra cui il marchio Jacob Cohen.
Guido Fraccon
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