Acquevenete: «Siamo pronti al dialogo con i sindacati»

Venerdì 22 Giugno 2018
LA VERTENZA
ROVIGO «Acquevenete è sempre stata aperta a ogni confronto con i lavoratori e le parti sindacali e conferma questa piena disponibilità anche per il futuro». Piergiorgio Cortelazzo risponde così al testo unitario che Filctem Cgil di Rovigo, Femca Cisl e Uiltec Uil Padova-Rovigo avevano sottoscritto lunedì per chiedere un incontro urgente con tutto il Consiglio di amministrazione di Acquevenete per un confronto serio e costruttivo. È al centro della questione la circolare in cui la direzione dell'azienda, nata dalla fusione tra Polesine Acque e Centro Veneto Servizi, ha comunicato ai dipendenti la sospensione di alcune indennità e la modifica di certi istituti contrattuali senza alcun confronto e accordo, pur in presenza di un chiaro verbale di accordo sottoscritto al momento della fusione tra Cvs e Polesine Acque, si leggeva nel documento firmato dai rappresentanti locali delle categorie di lavoratori del settore gas-acqua di Cgil, Cisl e Uil.
Il presidente di Acquevenete Cortelazzo ribadisce così la piena disponibilità al confronto, messa in discussione dalle organizzazioni sindacali, che in caso fosse venuta meno e a causa di una continua mancanza di risposte al tavolo sindacale da parte della direzione aziendale, avevano annunciato nella lettera unitaria di lunedì la possibilità di proclamare lo stato di agitazione sindacale, secondo il mandato impartito dalle assemblee dei lavoratori in caso di mancato accordo. I referenti sindacali Pieralberto Colombo, segretario generale della Filctem Cgil di Rovigo, Fabrizio Da Lio, della segreteria Femca Cisl Padova-Rovigo, e Giampietro Gregnanin, segretario generale della Uiltec Uil Padova-Rovigo riferivano infatti nella lettera che l'incontro del 14 giugno con la delegazione sindacale non aveva dato le risposte attese.
N.Ast.
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