VERDE PUBBLICO
ROVIGO Tre grandi vecchi se ne sono andati quasi improvvisamente, dopo molte primavere, abbattuti perché ormai ritenuti pericolosi.
I tre imponenti pioppi che sorgevano vicini, alti e storti, nel parcheggio a ridosso della stazione, che si apre fra il Riccoboni che ospitava il Cur, e il Dopolavoro ferroviario, all'inizio della pista ciclabile, fra giovedì e ieri mattina sono scomparsi cambiando d'un tratto un panorama familiare ai tanti pendolari, abituati a parcheggiare in zona stazione.
«Erano pericolosi, secchi e a rischio caduta, ma noi ci limitiamo ad eseguire il lavoro. Non spetta a noi fare valutazioni» spiega uno degli operai della ditta che ha eseguito l'abbattimento per conto di Asm, rimuovendo nel giro di poche ore anche tronchi, rami e fronde.
Come chiarisce l'assessore all'Ambiente Dina Merlo «si tratta di abbattimenti che rientrano nel piano complessivo di Asm con valutazioni su stabilità e sicurezza delle piante. In tutto gli alberi morti o comunque destinati ad abbattimento sono qualche decina, anche se gli interventi sono scaglionati. In ogni caso, come prevede il regolamento del verde, per ogni albero abbattuto verranno eseguite apposite ripiantumazioni. In questo caso non è stato ancora deciso dove mettere a dimora i nuovi alberi, perché l'iter è in corso. La stagione in cui questo avverrà, infatti, è la primavera».
LE RIPIANTUMAZIONI
Difficile comunque ipotizzare, vista anche l'imponenza dei ceppi che andrebbero rimossi con gran parte del primo apparato radicale, che vengano ripiantati proprio in quel punto, esistendo spazio nell'area perimetrale anche se, come rimarca sempre l'assessore ci sono dei passaggi autorizzativi perché si tratta di aree in gestione. Tutta la zona, comunque, dovrebbe essere riqualificata nell'ambito del progetto di realizzazione della nuova stazione delle corriere nell'ex scalo merci, spostandola da piazza Cervi, nonché di nuova destinazione dell'ex Cur, che secondo gli annunci del primo cittadino potrebbe ospitare la sede della polizia locale e degli uffici dei Servizi sociali di Palazzo Nodari che attualmente si trovano in un palazzo residenziale in viale Trieste.
L'abbattimento dei tre pioppi, in ogni caso, non ha lasciato indifferenti molti dei pendolari, che ieri mattina si interrogavano sul perché venissero tagliati e se il loro destino fosse segnato da tempo o fosse esistita una possibilità di salvarli. A condannarli, la perizia del tecnico abilitato incaricato da Asm.
IL CEDRO NEL MIRINO
Fra gli alberi destinati all'abbattimento anche il cedro del Libano che era stato inizialmente graziato con una mobilitazione dei residenti ed un intervento dello stesso assessore Merlo, del sindaco Edoardo Gaffeo e del capogruppo Pd Graziano Azzalin. L'ordinanza di temporanea modifica della circolazione stradale mediante istituzione del divieto di sosta dal 10 al 13 dicembre in via Di Rorai al civico 9/B per lavori di abbattimento pianta non lascia spazio a dubbi. Anche in questo caso, con la pianta in area privata, è comunque previsto dal regolamento del verde, approvato all'unanimità dal Consiglio Comunale nel luglio 2017.
Francesco Campi
© RIPRODUZIONE RISERVATA ROVIGO Tre grandi vecchi se ne sono andati quasi improvvisamente, dopo molte primavere, abbattuti perché ormai ritenuti pericolosi.
I tre imponenti pioppi che sorgevano vicini, alti e storti, nel parcheggio a ridosso della stazione, che si apre fra il Riccoboni che ospitava il Cur, e il Dopolavoro ferroviario, all'inizio della pista ciclabile, fra giovedì e ieri mattina sono scomparsi cambiando d'un tratto un panorama familiare ai tanti pendolari, abituati a parcheggiare in zona stazione.
«Erano pericolosi, secchi e a rischio caduta, ma noi ci limitiamo ad eseguire il lavoro. Non spetta a noi fare valutazioni» spiega uno degli operai della ditta che ha eseguito l'abbattimento per conto di Asm, rimuovendo nel giro di poche ore anche tronchi, rami e fronde.
Come chiarisce l'assessore all'Ambiente Dina Merlo «si tratta di abbattimenti che rientrano nel piano complessivo di Asm con valutazioni su stabilità e sicurezza delle piante. In tutto gli alberi morti o comunque destinati ad abbattimento sono qualche decina, anche se gli interventi sono scaglionati. In ogni caso, come prevede il regolamento del verde, per ogni albero abbattuto verranno eseguite apposite ripiantumazioni. In questo caso non è stato ancora deciso dove mettere a dimora i nuovi alberi, perché l'iter è in corso. La stagione in cui questo avverrà, infatti, è la primavera».
LE RIPIANTUMAZIONI
Difficile comunque ipotizzare, vista anche l'imponenza dei ceppi che andrebbero rimossi con gran parte del primo apparato radicale, che vengano ripiantati proprio in quel punto, esistendo spazio nell'area perimetrale anche se, come rimarca sempre l'assessore ci sono dei passaggi autorizzativi perché si tratta di aree in gestione. Tutta la zona, comunque, dovrebbe essere riqualificata nell'ambito del progetto di realizzazione della nuova stazione delle corriere nell'ex scalo merci, spostandola da piazza Cervi, nonché di nuova destinazione dell'ex Cur, che secondo gli annunci del primo cittadino potrebbe ospitare la sede della polizia locale e degli uffici dei Servizi sociali di Palazzo Nodari che attualmente si trovano in un palazzo residenziale in viale Trieste.
L'abbattimento dei tre pioppi, in ogni caso, non ha lasciato indifferenti molti dei pendolari, che ieri mattina si interrogavano sul perché venissero tagliati e se il loro destino fosse segnato da tempo o fosse esistita una possibilità di salvarli. A condannarli, la perizia del tecnico abilitato incaricato da Asm.
IL CEDRO NEL MIRINO
Fra gli alberi destinati all'abbattimento anche il cedro del Libano che era stato inizialmente graziato con una mobilitazione dei residenti ed un intervento dello stesso assessore Merlo, del sindaco Edoardo Gaffeo e del capogruppo Pd Graziano Azzalin. L'ordinanza di temporanea modifica della circolazione stradale mediante istituzione del divieto di sosta dal 10 al 13 dicembre in via Di Rorai al civico 9/B per lavori di abbattimento pianta non lascia spazio a dubbi. Anche in questo caso, con la pianta in area privata, è comunque previsto dal regolamento del verde, approvato all'unanimità dal Consiglio Comunale nel luglio 2017.
Francesco Campi
