A Rovigo cresce l'affluenza ai seggi Maniezzo (M5S) il più mattiniero

Lunedì 27 Maggio 2019
A Rovigo cresce l'affluenza ai seggi Maniezzo (M5S) il più mattiniero
IL VOTO A ROVIGO
ROVIGO Affluenza più alta rispetto al 2015, ma inferiore rispetto al 2011. Dei 41.356 elettori chiamati ieri al voto per l'elezione della nuova Amministrazione comunale rodigina e per il rinnovo della rappresentanza italiana al Parlamento europeo, solo 28.895 si sono recati al seggio, portando il dato finale dell'affluenza al 69,87%. Un dato di poco più di un punto percentuale inferiore rispetto alla tornata elettorale di otto anni fa, poi vinta al ballottaggio da Bruno Piva (70,98%), ma superiore di quasi cinque punti rispetto a quattro anni fa, nella sfida poi vinta da Massimo Bergamin.
LA GIORNATA ELETTORALE
La giornata elettorale si è aperta alle 7. Il primo a recarsi al voto, al seggio cittadino numero uno di piazza Vittorio Emanuele II, alla Gran Guardia, è stato un ventinovenne. In seguito, la partecipazione si è dimostrata sin da subito alta, con lunghe code nei principali seggi della città. Tant'è che alle 12 il dato dell'affluenza nel capoluogo polesano era superiore rispetto alla media nazionale, superando di poco il 22%. Nel frattempo anche gli sportelli di Palazzo Nodari per il rilascio dei certificati elettorali sono stati preso d'assalto. Coda che intorno alle 11 è arrivata persino sul marciapiede antistante il portone d'ingresso, composta principalmente da persone che volevano un duplicato del certificato elettorale. Un andirivieni che, seppure di minore entità, è continuato tutto il giorno, fino alle ultime ore di apertura straordinaria del municipio.
I CANDIDATI
Tutti i candidati sindaco sono andati a votare nel proprio seggio elettorale. Il primo e il più mattiniero, per motivi lavorativi, è stato l'aspirante primo cittadino del Movimento 5 Stelle Mattia Maniezzo, che si è recato nel seggio di Sant'Apollinare. Di seguito anche tutti gli altri rivali alla poltrona di sindaco sono andati a votare in mattinata: Antonio Saccardin di Presenza Cristiana ha votato a Granzette, Edoardo Gaffeo del centrosinistra ha votato a Concadirame, Marco Venuto di CasaPound ha votato alle scuole Pascoli, Ezio Conchi della coalizione Cambia Rovigo e Rovigo Futura ha votato a Boara Polesine, Monica Gambardella del centrodestra ha votato alle scuole Bonifacio e Silvia Menon, della coalizione Silvia Menon Sindaco, SiAmo Rovigo e Rovigo Più, ha anche lei votato alle Pascoli. Durante il resto della plumbea giornata di ieri, i politici dei vari schieramenti, che non fossero impegnati come rappresentanti di lista nei 56 seggi rodigini, hanno passato la giornata distanti dall'affollato centro storico. Molti hanno scelto di cercare un po' di relax, dopo la breve ma frenetica campagna elettorale, con la propria famiglia oppure con gli amici.
Calata la notte e chiusi i seggi, per alcuni la tensione ha cominciato a farsi sentire un po' di più e c'è chi è riuscito ad andare a dormire mentre altri hanno voluto tenere d'occhio i risultati delle Europee per gran parte della nottata. Poco dopo il termine delle operazioni di voto, il Comune ha cominciato a pubblicare sul sito internet dedicato alle elezioni i primi risultati delle Europee. Intorno a mezzanotte e mezza le sezioni scrutinate erano appena sette, con il Partito Democratico più che doppiato dalla Lega Salvini Premier, 467 a 806 voti. A 197 voti il Movimento 5 Stelle, a 130 preferenze Forza Italia e Fratelli d'Italia a 126. Nelle prime ore della mattinata di oggi, sempre che non si verifichino particolari problemi, le operazioni di scrutinio saranno ormai terminate e sarà quindi chiaro da che parte penderanno le preferenze dei rodigini.
Alberto Lucchin
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