A fuoco il trattore e una montagna di legna

Giovedì 19 Luglio 2018
A fuoco il trattore e una montagna di legna
FIAMME IN AZIENDA
ROVIGO La colonna di fumo nero che si è levata dal quadrante sudest della cintura cittadina, nella campagna che si apre fra San Sisto e Buso era ben visibile fin da molto lontano. E ha creato non poca apprensione, nella prima metà della mattinata di ieri, in tutta la cittadinanza, memore del preoccupante rogo che aveva distrutto il deposito di materiali plastici della Polimero e di quello, più recente e devastante, che ha invece mandato in fumo il cinema cittadino.
CORTE CAVEDON
Le spire dense e nere che salivano minacciose verso il cielo hanno fatto temere un nuovo disastro. E di un disastro si è trattato, ma di dimensioni fortunatamente più contenute rispetto a quanto i timori crescenti lasciavano presupporre. L'incendio, infatti, è divampato, per cause ancora da appurare, in un capannone agricolo annesso a un'ex stalla, all'interno di una proprietà privata, nella zona di Corte Cavedon, raggiungibile da una strada sterrata che si dirama nell'intreccio viario fra via Concilio Vaticano II, via Urandi e via Spola. Il fuoco è stato corposamente alimentato da una grossa catasta di legna da ardere, di svariati quintali, che si trovava caricata su un rimorchio parcheggiato. Sotto al capannone si trovavano anche due trattori, uno dei quali è stato completamente divorato dalle fiamme.
GASOLIO E PNEUMATICI
Proprio il gasolio che conteneva, oltre agli pneumatici ed alle altre parti plastiche, hanno contribuito a rendere il fumo particolarmente inquietante. Il resto l'ha fatto la legna. I vigili del fuoco sono intervenuti già attorno alle 10.15, con due squadre, per circoscrivere il fronte dell'incendio e domarlo il più rapidamente possibile. E' rimasta accesa, solo la grande catasta di legno, nonostante gli ettolitri di acqua riversati sopra. Anche perché, proprio per la tipologia di materiale, è stata necessaria anche la lunga e attenta attività di smassamento, movimentando e spianando quello che ormai sembrava il residuo di un'enorme grigliata. Per queste operazioni è stato decisivo il supporto della polizia locale, guidata dal comandante Giovanni Tesoro, accorso personalmente sul luogo, che è riuscito a reperire rapidamente un braccio meccanico con una doppia benna dentata, che potesse smuovere i carboni ardenti. Un lavoro delicato andato avanti per ore, fino a quando non c'è stata la certezza che ogni minimo tizzone fosse stato ben spento.
COLONNA DI FUMO
Il fumo, diventato via via più chiaro, ha continuato a lungo a salire verso il cielo. Sul posto è subito intervenuta anche un'ambulanza del Suem, ma solo precauzionalmente, perché fortunatamente nessuno ha riportato lesionI né ha avuto problemi respiratori. Presenti anche polizia e carabinieri, oltre ai tecnici dell'Arpav di Rovigo che hanno eseguito le misurazioni di rito.
TETTO IN ETERNIT
L'unico aspetto che poteva apparire più preoccupante riguardava la copertura del capannone, probabilmente in eternit e parzialmente bruciata. Ma anche questo aspetto è stato sicuramente valutato.
Francesco Campi
© RIPRODUZIONE RISERVATA

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