Vitalizio salvo per deputati e senatori nonostante le Camere siano state sciolte (perché è stato maturato)

Venerdì 22 Luglio 2022
Vitalizio salvo per deputati e senatori nonostante le Camere sono state sciolte: perché è stato maturato

Vitalizio salvo per deputati e senatori. Nel giorno delle dimissioni di Draghi, dell'incognita delle urne e dei moniti di Mattarella, una sola piccola certezza balena ancora nelle menti spaesate di tanti parlamentari costretti ad abbandonare lo scranno. Il traguardo da raggiungere era quello dei 4 anni, sei mesi e un giorno di legislatura. Limite che si raggiungerà il prossimo 24 settembre: arrivati a quella data, deputati avranno maturato i requisiti per incassare (quando avranno raggiunto l'età pensionabile) la rendita spettante a tutti gli eletti.

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Vitalizio salvo, perché i parlamentari l'hanno maturato

Il requisito sarebbe stato raggiunto anche se si fosse andati al voto il 18 settembre (giorno indicato inizialmente dalle indiscrezioni filtrate nella giornata di ieri, e poi smentite) perché la conclusione della legislatura non arriva con le elezioni, bensì con l'insediamento della nuova assemblea, che richiede almeno una o due settimane dopo la consultazione. Così i parlamentari si sono assicurati la certezza di non perdere i 50 mila euro di contributi versati. Per gli onorevoli e i senatori è il caso di dire che tutto è bene quel che è finito male, almeno per il governo di Mario Draghi.

 

Come funziona il vitalizio

I vitalizi sono una forma pensionistica che scatta al 65esimo anno di età. Le norme prevedono che si maturi il diritto della quota per i cinque anni della legislatura, quando questa è arrivata a 4 anni, sei mesi e un giorno. La data fatidica è il 24 settembre, mentre le Camere sono state sciolte oggi. Tuttavia nella Costituzione (articolo 61, secondo comma) si afferma che «finché non siano riunite le nuove Camere sono prorogati i poteri delle precedenti», tanto è vero che queste esaminano eventuali decreti urgenti emanati nel frattempo o altri atti necessari del governo, come decreti legislativi di attuazione delle deleghe. Le prossime elezioni si svolgeranno il 25 settembre e le nuoive camere si insedieranno il 15 ottobre, come prevede sempre la nostra Carta: 21 giorni dopo la fatidica data «salva pensioni».

Ultimo aggiornamento: 13:37 © RIPRODUZIONE RISERVATA