Visco: pensare al futuro dei giovani, non ai decimali

Sabato 8 Dicembre 2018
Ignazio Visco torna a interrogarsi sul futuro dei giovani e sulle difficoltà a trovare un posto di lavoro. Lo aveva fatto a metà ottobre 2017 nelle stesse ore in cui il governo Gentiloni era impegnato a varare la manovra. E lo ha ripetuto ieri da Napoli, la sua città di nascita, nel corso di un forum organizzato da Il Mattino mentre il governo Conte è alle prese con la manovra da far accettare dalla Ue. «Credo che a livello politico sia importante porsi la domanda» di cosa «faranno i giovani - ha detto il governatore di Bankitalia . «È molto più importante del decimale (del rapporto deficit/pil nel mirino dell'Europa ndr), che pure è importante, su cui ci stiamo concentrando». Un anno fa Visco sottolineava la necessità «di non far deragliare la ripresa». Oggi il contesto è diverso, quasi pre-recessivo viste le preoccupazioni di Bankitalia sulla mancata crescita, il reddito di cittadinanza e il peso del debito su famiglie e imprese. «I giovani hanno ragione di cercare di capire come sarà il futuro» e per affrontare il cambiamento «è necessario studiare», ha comunque evidenziato Visco. I «giovani poi - aggiunge - devono chiedere al paese rispetto delle regole e della legalità». Il capo di via Nazionale ha colto l'occasione per rintuzzare i veleni che vengono lanciati sulla gestione degli istituti. «Banca d'Italia non ha mai detto che il nostro sistema bancario era il più solido d'Europa. Effettivamente abbiamo avuto singole banche che hanno avuto grandi difficoltà, oggi la situazione è migliorata». Visco ha confermato che il rischio dazi pesa sull'economia.
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