VENEZIA (r.vitt.) Il commissario sbloccacantieri Elisabetta Spitz, nella sua ultima relazione trimestrale al ministero che risale alla fine del marzo scorso, elencava le proprie attività in corso di svolgimento, come da incarico ricevuto. Oltre al «collaudo integrato prestazionale del sistema MoSE; alla manutenzione provvisoria delle paratoie; al mantenimento delle relazioni esterne con istituzioni e altre parti interessate, all'impegno connesso all'evento del G20, previsto all'Arsenale dall'8 all'11 luglio, appaiono anche «attività finalizzate alla divulgazione e alla diffusione della conoscenza dell'opera».
E quale miglior occasione di un libro sul Mose? Negli anni le pubblicazioni sullo stesso argomento non sono mancate, dall'inizio del progetto, che risale al secondo scorso, al corso della sua realizzazione.
E nonostante i tempi siano ristrettissimi, perché il libro dovrebbe essere in uscita a fine luglio, alla Marsilio editore le informazioni sono risicate.
Eppure sul sito web della casa editrice c'è già il titolo Effetto Mose. Le sfide di un progetto per il futuro di 240 pagine. La casa editrice sostiene che i libro è edito e voluto da Marsilio. E di aver richiesto al Consorzio Venezia Nuova disegni, progetti e contributi tecnici per meglio inquadrare il rapporto tra Venezia e il suo ambiente naturale, come l'acqua alta. Lo staff di Elisabetta Spitz non si sbilancia, ma sicuramente ci sarà anche un contributo del supercommissario e delle sue collaboratrici. E di Nevio Nesi, già ministro dei Lavori pubblici nel secondo governo Amato, come pure di tecnici del Cvn.
Insomma, l'interesse per il Mose continua a tirare. E se l'avvocato Giuseppe Fiengo, già amministratore straordinario del Consorzio Venezia Nuova fino all'anno scorso, dal suo buen retiro sta scrivendo una serie di Racconti che gli sono rimasti impressi nella memoria sulla sua esperienza in laguna, che non ha ancora deciso a chi affidare per la pubblicazione, basta guardare indietro di qualche mese per trovare in libreria Mose e autorità per la laguna curato da Gianfranco Perulli, di un solo anno per trovare Sotto il segno del Mose. 1966-2020 di Giovanni Benzoni e Salvatore Scaglione, o Mose, contributi tecnici del 2018 scritto dagli ingegneri Fabio Manzo e Cristina Lovisari, già consulente del Consorzio. Mentre è del 2017 Il Mose salverà Venezia?di Enzo Di Tella, Paolo Vielmo, Gaetano Sebastiani.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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E nonostante i tempi siano ristrettissimi, perché il libro dovrebbe essere in uscita a fine luglio, alla Marsilio editore le informazioni sono risicate.
Eppure sul sito web della casa editrice c'è già il titolo Effetto Mose. Le sfide di un progetto per il futuro di 240 pagine. La casa editrice sostiene che i libro è edito e voluto da Marsilio. E di aver richiesto al Consorzio Venezia Nuova disegni, progetti e contributi tecnici per meglio inquadrare il rapporto tra Venezia e il suo ambiente naturale, come l'acqua alta. Lo staff di Elisabetta Spitz non si sbilancia, ma sicuramente ci sarà anche un contributo del supercommissario e delle sue collaboratrici. E di Nevio Nesi, già ministro dei Lavori pubblici nel secondo governo Amato, come pure di tecnici del Cvn.
Insomma, l'interesse per il Mose continua a tirare. E se l'avvocato Giuseppe Fiengo, già amministratore straordinario del Consorzio Venezia Nuova fino all'anno scorso, dal suo buen retiro sta scrivendo una serie di Racconti che gli sono rimasti impressi nella memoria sulla sua esperienza in laguna, che non ha ancora deciso a chi affidare per la pubblicazione, basta guardare indietro di qualche mese per trovare in libreria Mose e autorità per la laguna curato da Gianfranco Perulli, di un solo anno per trovare Sotto il segno del Mose. 1966-2020 di Giovanni Benzoni e Salvatore Scaglione, o Mose, contributi tecnici del 2018 scritto dagli ingegneri Fabio Manzo e Cristina Lovisari, già consulente del Consorzio. Mentre è del 2017 Il Mose salverà Venezia?di Enzo Di Tella, Paolo Vielmo, Gaetano Sebastiani.
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