Vaccini nel Lazio, D'Amato: «L'apertura a chiunque è una bufala: finirebbero le fiale»

Venerdì 4 Giugno 2021 di Mauro Evangelisti
Vaccini nel Lazio, D'Amato: «L'apertura a chiunque è una bufala: finirebbero le fiale»

«Ma di cosa state parlando? Per aprire a tutti le prenotazioni servirebbero molte più dosi che nessuna Regione ha. Che senso ha dire prenotatevi e poi concedere l'appuntamento tra due mesi? Noi continuiamo a seguire il modello che ha dato ottimi risultati, quello israeliano, procedendo per classi di età. Il caos che si è visto in altre Regioni qui nel Lazio non lo vedrete».
Alessio D'Amato, assessore alla Salute, reduce dalla nomina il 2 giugno a Ufficiale al merito della Repubblica italiana, non arretra di un millimetro di fronte alle critiche dei trentenni, ma anche dei ventenni, che speravano di vedere anche nel Lazio l'apertura a tutti delle prenotazioni del vaccino come annunciato da Figliuolo e come applicato dalle altre Regioni.

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C'è molta delusione, siete fermi ai quarantenni.
«Ma non è così, noi da giorni stiamo vaccinando i giovanissimi.

Lo stiamo facendo, ad esempio, con la vaccinazione di massa di tutti i maturandi con Pfizer».


Dicono i trentenni: Ma c'era così bisogno di bloccare le nostre vaccinazioni, per proteggere i giovanissimi dell'ultimo anno delle superiori?
«Certo che sì, è giusto che gli esami di maturità si svolgano in sicurezza, erano già stati vaccinati gli insegnanti, perché non proteggere anche i maturandi? E questi sono tutti giovani che, dopo gli esami, andranno in vacanza, ma saranno protetti e dunque non favoriranno la circolazione del virus. Lo stesso vale per l'open week, con AstraZeneca, che si concluderà a domenica e che ha già avuto 60mila adesioni. Possono prenotare tutti, dai 18 anni in su, dunque anche i trentenni. A differenza di altre Regioni dove è successo il caos con la ressa nei centri vaccinali, noi stiamo usando una app che consente di riservare l'appuntamento, si viene solo con ticket virtuale, così abbiamo evitato inutili e pericolosi assembramenti».


Resta però un fatto: nelle altre Regioni hanno aperto le vaccinazioni a tutti; nel Lazio domenica toccherà solo a coloro che hanno dai 35 e 39 anni, gli altri dovranno aspettare ancora.
«Forse non avete capito bene ciò che sta succedendo. Il generale Figliuolo dice: dal 3 giugno potete vaccinare tutti. Benissimo. Ma è una bufala se le dosi sono ancora limitate, che senso ha questo annuncio? Noi, ogni volta che apriamo la prenotazione a una classe di età, cerchiamo sempre di garantire l'appuntamento entro 20-30 giorni. Dire apriamo a tutti, non significa vacciniamo tutti, significa fissare appuntamenti a luglio se non ad agosto. Sono solo parole».


Quindi voi continuate con le classi di età?
«Sì, senza esitazioni, continuiamo a utilizzare il metodo israeliano, che ha dimostrato di essere il più efficiente e anche il più corretto. Salvo le eccezioni degli open day, per il resto si va a scalare per le classi di età. In questo modo entro la fine di luglio avremo somministrato almeno una dose a tutti i cittadini del Lazio che vorranno vaccinarsi. Se ci dicessero: da domani vi decuplichiamo le forniture delle dosi, non avremmo dubbi, vaccineremmo subito tutti. Ma invece di aumentare, qui tagliano».


Ma le forniture oggi sono abbondanti.
«Macché. Da dicembre, da quando è iniziata la campagna vaccinale, non è mai stato dato un programma a lungo termine delle forniture. Ad oggi sappiamo che il 17 giugno, ad esempio, Pfizer taglierà gli invii al Lazio di 70mila dosi così come lo farà in proporzione nel resto d'Italia. Recupererà più avanti, va detto che Pfizer è sempre stata regolare. E AstraZeneca sta tagliando ancora: a maggio abbiamo ricevuto 287mila dosi, a giugno per ora ne sono state confermate solo 209mila. Anche Johnson&Johnson, che doveva consentire l'accelerazione, va a rilento: a maggio 117mila dosi, a giugno ne arriveranno solo 74mila, quanto meno queste sono quelle confermate fino ad ora».


Si aspettava una così alta adesione dei giovanissimi?
«Vogliono andare in vacanza in sicurezza. Tra i maturandi in 40mila hanno scelto di vaccinarsi. E i 60mila posti per la open week, aperta agli over 18, sono andati sold out in pochissimo tempo. Noi i giovanissimi li stiamo vaccinando, non abbiamo aspettato che lo dicesse Figliuolo per cominciare».

Ultimo aggiornamento: 10:30 © RIPRODUZIONE RISERVATA