Vaccini, incognita adesioni sulla ripresa «Non chiuderemo più per chi rifiuta»

Sabato 17 Aprile 2021
Vaccini, incognita adesioni sulla ripresa «Non chiuderemo più per chi rifiuta»
LA CAMPAGNA
PORDENONE L'adesione al vaccino tra le persone tra 70 e 80 anni è salita quasi al 70 per cento. Per la precisione al 69. È in netto miglioramento rispetto alla frenata delle scorse settimane. L'85,5 per cento dei cittadini con più di 80 anni, invece, ha ricevuto la prima dose dell'antidoto. E la quota che manca fa parte quasi interamente della platea de immunizzare a domicilio. L'operazione è in corso e sta accelerando. È vicino quindi l'obiettivo di proteggere con almeno una iniezione tutti gli anziani over 80 che hanno richiesto la vaccinazione. Ci si arriverà entro fine aprile. Sarà il primo tassello verso la diminuzione della mortalità e dei ricoveri negli ospedali.
IL NODO
Ma c'è un timore. Il governo, come riportato ieri, sta ragionando a un criterio-chiave per le progressive riaperture del mese di maggio. Riguarda la capacità delle regioni di immunizzare la maggior parte degli anziani. E il Friuli Venezia Giulia potrebbe risultare penalizzato, dal momento che l'adesione degli ultraottantenni alla campagna è inferiore del 10 per cento rispetto a quella di molte altre regioni. Per questo ieri il presidente Fedriga ha lanciato un appello: «Proporremo al massimo un criterio misto, che si basi ad esempio sull'80 per cento di vaccinati in base all'adesione per ogni fascia e sul 50 per cento (numero indicativo, ndr) della platea composta dalla cittadinanza, quindi con all'interno anche chi non vuole vaccinarsi. Come ho già detto, non possiamo inseguire le persone con la siringa e non possiamo permetterci di rimanere chiusi perché una quota non vuole immunizzarsi». Il criterio delle vaccinazioni, però, al momento non è stato menzionato dal premier per le riaperture programmate a fine aprile. E possibile invece che rientri nel prossimo decreto.
L'AGGIORNAMENTO
Sono 6.236 le adesioni alla campagna vaccinale, secondo le ultime rilevazioni aggiornate a giovedì; per la maggior parte sono state effettuate attraverso le prenotazioni nelle farmacie (3.787). Nel dettaglio dei numeri legati alle prenotazioni, 2.201 hanno riguardato coloro che hanno un'età compresa tra 60 e 69 anni, di cui 825 nel territorio dell'Asfo, 799 in quello dell'Asufc e 577 dell'Asugi. Quindi 649 prenotazioni sono state compiute da coloro che hanno un'età compresa tra 70 e 74 anni (244 Asfo, 218 Asufc e 187 Asugi), 319 nella fascia 75-79 (113 Asfo, 120 Asufc e 86 Asugi), mentre 663 sono state le prenotazioni degli ultraottantenni (125 Asfo, 256 Asufc e 282 Asugi). Per quanto riguarda le altre categorie, le prenotazioni sono state 1.313 per i soggetti vulnerabili per patologia (212 Asfo, 704 Asufc e 397 Asugi), 716 caregiver e conviventi di soggetti ad alto rischio (110 Asfo, 362 Asufc e 244 Asugi), 356 per gli operatori sanitari e non sanitari (45 Asfo, 180 Asufc e 131 Asugi), 12 per gli ospiti in strutture residenziali (11 Asfo e 1 Asufc), 2 di personale scolastico (2 Asugi) e infine 5 operatori dei servizi pubblici essenziali (1 Asfo, 4 Asugi).
M.A.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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