Una cabina di regia per le emergenze

Mercoledì 5 Agosto 2020
L'INCONTRO
BELLUNO Una sala operativa integrata. Un fabbricato che possa ospitare la plancia di comando della protezione civile bellunese. Sarà realizzata grazie ai 380mila euro donati da sindacati e industriali. Una struttura da attivare in caso di emergenza ma anche in occasione dei grandi eventi. Sorgerà nell'area della nuova caserma dei vigili del fuoco di Belluno sui cui tempi di ultimazione continuano, tuttavia, a non esserci certezze.
AL TAVOLO
Alla riunione, presieduta dal prefetto Adriana Cogode, hanno partecipato l'assessore regionale alla Protezione Civile, Gianpaolo Bottacin, il direttore interregionale dei vigili del fuoco, Loris Munaro, il direttore dell'agenzia del Demanio Veneto, Edoardo Maggini, ed il consigliere provinciale con delega alla difesa del suolo, Massimo Bortoluzzi. «Nel corso della riunione - ha spiegato in una nota la prefettura - è stato illustrato il progetto del nuovo fabbricato in cui sarà ospitata la sala provinciale di Protezione Civile, all'interno dell'area dove è presente la nuova sede dei vigili del fuoco». In particolare, sarà realizzata una nuova struttura prefabbricata, in sostituzione di un vecchio capannone che sarà demolito. «La struttura - spiega ancora la prefettura - consentirà di affrontare con ancor maggiore efficacia, grazie all'impiego di moderne soluzioni tecnologiche, le eventuali emergenze che dovessero verificarsi in questo territorio. La realizzazione di una struttura dove sarà possibile gestire situazioni emergenziali, secondo le valutazioni condivise ai livelli istituzionali centrali regionali e locali, si rivela assolutamente necessaria e strategica, non solo per le svariate tipologie di rischio a cui è esposto il territorio bellunese, ma anche in vista delle esigenze di protezione civile e di sicurezza che la provincia dovrà fronteggiare nei prossimi importanti eventi sportivi che si terranno a Cortina».
L'INTERVENTO
Il progetto rientra tra quelli compresi nel post emergenza Vaia e sarà pertanto seguito dal soggetto attuatore (il direttore interregionale dei vigili del fuoco e reggente di Belluno, Loris Munaro) nominato dal Commissario per l'emergenza di ottobre 2018: il presidente della regione Luca Zaia. «Una volta completata la realizzazione dell'immobile - spiega la prefettura - rispetto alla quale è stato da tutti garantito l'impegno a ridurre quanto più possibile i tempi, gli attori istituzionali del sistema regionale e provinciale di protezione civile stipuleranno un'apposita intesa per la gestione e l'allestimento della sala e per il suo funzionamento».
I FONDI PER L'EMERGENZA
Sono già a quota tre le dichiarazioni di stato di crisi firmate dal presidente della Regione Veneto Luca Zaia. «Così come sta facendo in queste ore - spiega la Regione - il maltempo ha determinato negli ultimi giorni ripetute situazioni tali da indurre il Presidente della Regione del Veneto a dichiarare più volte lo stato di crisi per eccezionali avversità atmosferiche». Lo stato di crisi è stato dichiarato, fino al termine della fase meteorologica avversa, per i danni riportati in cinque province: Belluno, Rovigo, Treviso, Verona e Vicenza. «Lo stato di crisi - chiarisce la Regione - è stato inoltre decretato dal Governatore del Veneto altre due volte: la prima per le eccezionali avversità atmosferiche verificatesi il 21 e il 23 luglio 2020 nelle province di Belluno e Vicenza; la seconda per le avversità atmosferiche del 29 luglio nel comune di Auronzo di Cadore, e per quelle del 30 luglio nel comune di Canale d'Agordo».
AZ
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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