«Un sogno che si realizza ora la Primolano-Feltre»

Sabato 12 Giugno 2021
IL TRAGUARDO
BELLUNO Bene l'elettrificazione, ma si pensi alla tecnologia all'idrogeno e alla tratta Feltre-Primolano. Ne è convinto il ministro per i Rapporti col Parlamento, Federico d'Incà, che ieri, con il governatore Luca Zaia, ha partecipato al viaggio inaugurale del tratta elettrificata Conegliano-Belluno. La nuova offerta di Trenitalia fra Venezia e Belluno inizierà domani, con minori tempi di viaggio e maggiore comfort: verso la pianura 13 i collegamenti, di cui 8 senza cambi, al ritorno 7 collegamenti diretti e 6 con cambio a Conegliano. E ieri all'arrivo delle autorità, con il convoglio entrato in stazione puntuale alle 10.47, è stata una vera festa.
PASSATO E FUTURO
«Mentre salivo da Conegliano a Belluno ragionavo su cosa voleva dire il treno nel passato ha esordito D'Incà -. Voleva dire emigrazione dai territori bellunesi. Voleva dire una valigia di cartone con dello spago messo insieme: sogni nel cassetto portati via insieme. Invece noi oggi abbiamo fatto il contrario: siamo partiti dal basso e siamo arrivati nel Bellunese, vuol dire speranza. Vuol dire un sogno che si realizza, vuol dire investimenti, vuol dire Nicola, il macchinista che è lì dietro con cui ho parlato insieme prima». «Guardate siamo davanti ad un treno che è un'assoluta novità - ha detto il presidente Luca Zaia -: una macchina che è modernità, che potete trovare nelle metropoli in giro per il mondo, che guarda in prospettiva a tutti gli investimenti e iniziative che stiamo facendo in questa provincia. Pensate solo che nel 2026 avremo l'opportunità di avere le Olimpiadi, che sono un altro salto di qualità per questo territorio». Poi il ministro D'Incà ha ringraziato l'onorevole dem Roger De Menech, per aver iniziato, «nel 2016 (con l'allora ministro Graziano Delrio Ndr) la campagna degli investimenti fra Elisa De Berti, il presidente Zaia. «Questo governo ha ribadito Federico D'Incà investirà 130 milioni di euro per chiudere la tratta che porta verso Montebelluna. Poi si guarda verso nord, e si può guardare con treni nuovi, con treni ad idrogeno». Il ministro si è spinto oltre: «Poi chiaramente la tratta Feltre - Primolano, perché da lì passa il futuro. Da lì si guarda verso l'Europa, ci sarà il tunnel per il Brennero e quello è un passaggio importante per il 2026».
PUNTO DI PARTENZA
Dal canto suo il presidente della Provincia, Roberto Padrin ha parlato di una «giornata importante per Belluno. Ma attenzione: è un punto di partenza, o meglio di ri-partenza, non certo un punto di arrivo. Da qui dobbiamo proseguire verso Feltre e Montebelluna, da un lato. E potenziare anche la linea verso Calalzo, dall'altro». La chiusura della linea per i lavori e soprattutto l'emergenza Covid «hanno creato una diffusa disaffezione nei confronti del trasporto pubblico. Il nostro compito sarà quello di recuperare la fiducia degli utenti da qui ai prossimi mesi». Per l'amministrazione di Belluno c'era l'assessore all'Urbanistica, Franco Frison, che ha parlato di un momento di svolta e «ci auguriamo che sia il punto di partenza per altri ambiziosi obiettivi, come la metropolitana di superficie». Il sindaco di Ponte nelle Alpi, Paolo Vendramini, ha accolto le autorità nella sua stazione: «Crediamo in maniera particolare nel turismo sostenibile e da vivere pedalando, in bicicletta. Dalla nostra stazione, infatti, partiranno tre corriere che raggiungeranno altre mete e località turistiche». È intervenuto anche il presidente di DolomitiBus, Andrea Biasotto che ha sottolineato come l'azienda abbia, nell'anno di pandemia, «creato nuove opportunità: il trenobus delle Dolomiti: si può acquistare il biglietto da qualsiasi parte d'Italia con destinazione Cortina a dimostrazione che, quando succedono le cose, siamo capaci di tirare fuori gli artigli e di superarle al meglio».
Federica Fant
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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