Un ripensamento, un ultimo tentativo di ricucire, nonostante sopraffazioni e violenza,

Giovedì 26 Novembre 2020
Un ripensamento, un ultimo tentativo di ricucire, nonostante sopraffazioni e violenza, un matrimonio sfasciato da anni di liti. O forse solo la triste realtà di non sapere dove andare con i suoi tre figli. Aychia El Abiou, una donna marocchina di 30 anni, è stata uccisa la notte scorsa a Cadoneghe dal marito Jennati Abdefettah con due coltellate al petto nella casa in cui vivevano insieme e dove lei era ritornata nonostante una denuncia poi ritirata. Denuncia alla quale non era seguito nessun provvedimento nonostante i carabinieri avessero chiesto al magistrato di emettere una misura cautelare di allontanamento per l'uomo. Un omicidio per molti versi annunciato, nel Giorno che ricorda la violenza sulle donne. Aychia aveva presentato il 5 ottobre una denuncia per minacce e maltrattamenti e si era allontanata da casa andando a vivere da una amica. Poi aveva deciso di ritornare con il marito, un magazziniere 40enne e connazionale, ritirando la querela. Aveva raccontato ai carabinieri la difficile situazione che viveva dentro le mura domestiche. «Mi viene quasi da tirarti una coltellata alla schiena» le aveva detto l'uomo in più di un'occasione
Aldighieri e Lucchin
alle pagine 10 e 11
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