«Un'odissea per il test, da venerdì rinviato a martedì»

Domenica 25 Ottobre 2020
«Un'odissea per il test, da venerdì rinviato a martedì»
LA TESTIMONIANZA
SANTO STEFANO Oltre due ore di attesa per un tampone, ma ormai è tardi e tutto viene rinviato. E nonostante il test rapido fosse stato segnalato su appuntamento. È successo venerdì pomeriggio, al covid point di Tai, dove un buon numero di alunni, frequentanti una classe dell'Istituto professionale industria artigianato Mobile e arredamento di Santo Stefano, è stato invitato a ripresentarsi. E alla fine una mamma si è rivolta al Gazzettino. Senza alcun tono polemico, ma solo con l'intenzione di far emergere una difficoltà, non di poco conto, e nella speranza di una soluzione, per evitare in futuro analoghi imprevisti.
CALENDARIO AL 23
«Venerdì mattina racconta il genitore la scuola ci ha girato la mail dell'Ulss n.1 Dolomiti, firmata da tre medici, con cui veniva indicato il tampone per le cinque e un quarto». Che al drive in cadorino, ogni giorno utile, si presentino tantissime persone è un dato di fatto. Così tanti preferiscono recarsi molto prima dell'inizio dei prelievi. Anche il padre dell'alunno frequentante la sede di Santo Stefano del Fermi, venerdì, si è presentato con tre quarti d'ora d'anticipo, trovandosi comunque una lunga fila davanti, tanto da aspettare il proprio turno per due ore e mezza. Verso le sette però, quando ormai era quasi arrivato il turno, è accaduto l'imprevisto: i vigili e gli alpini della protezione civile di Pieve, sempre particolarmente attiva nel supportare, quotidianamente, la viabilità e l'attività del covid point, hanno informato i cittadini, a bordo della cinquantina di auto ancora in colonna, della sospensione dei tamponi, per l'ora ormai tarda. Nel caso specifico, all'appello mancavano ancora diversi studenti, accompagnati dai famigliari, e due insegnanti, che non hanno potuto far altro che ritornare a casa con tanta delusione e rabbia, soprattutto perché il test era stato preventivato con tanto di comunicazione ufficiale.
DIETROFRONT
«A qualcuno, senza tante speranze, a dir il vero continua la madre è stato detto di ritornare il giorno successivo, ieri, e di provare ad infilarsi nella colonna. Anche se il Dipartimento di prevenzione, che ho contattato venerdì sera, mi ha lasciato intuire che difficilmente senza appuntamento si riesce ad effettuare il tampone». Nel frattempo ieri mattina è arrivata una seconda mail. «Stavolta scritta dalla segreteria della scuola spiega la mamma . Ci hanno avvisato che, per chi non è riuscito a fare il test venerdì, il tampone verrà eseguito martedì, dalle 11.30 alle 13». Un posticipo non di poco conto, poiché tra venerdì e martedì sono due le giornate lavorative che se ne vanno. «Quello che si fa fatica a comprendere conclude la mamma è perché non siano stati attivati i tamponi rapidi direttamente a scuola. Abbiamo firmato il consenso per poterli effettuare, invece continuano a fissarli a Tai, con un dispendio di energie e di tempo». Per gli studenti provenienti dal Comelico, inoltre, tra i diversi disagi derivati dall'appuntamento saltato figura anche il raddoppio del percorso, segnato, in queste settimane, da continui cantieri in Centro Cadore e, soprattutto, lungo la 52 Carnica, tra la galleria e l'abitato di Santo Stefano, dove sono in funzione ben quattro semafori, che allungano i tempi di percorrenza.
Yvonne Toscani
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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