Un camionista: «Si sentivano ondulazioni continue»

Mercoledì 15 Agosto 2018
Un camionista: «Si sentivano ondulazioni continue»
IL TESTIMONE
CONEGLIANO «L'ho percorso centinaia di volte e non mi ha mai trasmesso sicurezza». Paolo Sartori, esperto autotrasportatore coneglianese, il Ponte Morandi dell'autostrada A10 crollato ieri a Genova con il suo carico di vittime lo percorre, per lavoro, da molti anni. «Era vecchio, retto da una struttura complicata e sottile al tempo stesso, nonché molto alta spiega da lì sopra si vede tutta Genova, ma fa anche impressione proprio per la sua altezza. A volte mi sono chiesto come facesse a stare in piedi. Noi camionisti sentivamo diverse ondulazioni. Insomma, non trasmetteva sicurezza». Sartori guarda con preoccupazione al futuro: «La rottura del ponte crea un problema spaventoso per la mobilità genovese e soprattutto per noi autotrasportatori, che non abbiamo alternative a quella strada. Per trasportare le merci rischiamo di dovere allungare i nostri percorsi di 70 chilometri, fino ad Alessandria. E per rifare il ponte credo che serviranno almeno due anni».
ALL'UNIVERSITÀ
A Genova studia, alla facoltà universitaria di medicina, la vittoriese Veronica Parrella, che ieri era a casa ma che non più tardi di fine luglio ha percorso il ponte Morandi a bordo di un pullman Flixbus per tornare a Vittorio dopo un esame superato: «Ieri poteva esserci chiunque sopra quel ponte, se vuoi attraversare Genova devi per forza fare quella strada spiega Parrella, che ha già svolto tirocini medici in ospedali come il San Martino e il Gaslini e che ieri si è subito sincerata che amici e compagni di corso stessero bene da quattro anni la percorro un paio di volte al mese».
IN TRENO
E aggiunge: «Avrei dovuto farlo con la stessa cadenza anche nei prossimi due anni ma è crollata e non si sa ancora quale viabilità alternativa sarà predisposta. Tornerò a Genova a fine mese, per fortuna questa volta avevo già deciso di andare in treno». Muoversi nel capoluogo ligure non è facile: «Diverse zone sono a traffico limitato e molti si muovono in scooter». Anche altri trevigiani hanno raccontato sul web di avere percorso anche di recente quel viadotto.
Luca Anzanello
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