Udinese, i rigori sbagliati sono già costati 4 punti

Mercoledì 20 Febbraio 2019
L'anno scorso sono stati sette su sette, grazie a Rodrigo De Paul che andò a segno contro Sampdoria, Atalanta, Torino e Inter oltre ai centri di Cyril Thereau (in casa della Spal per il suo ultimo gol in bianconero), Maxi Lopez e Seko Fofana (entrambi contro la Samp). In questa stagione l'infallibilità dell'Udinese dagli undici metri si è smarrita e non solo a causa di un RDP10 meno preciso (a segno su rigore solo alla gara d'esordio con il Parma, poi autore di due flop) ma anche dei compagni incaricati di farne le veci dal dischetto (una volta a testa Kevin Lasagna e Lukasz Teodorczyk). Il prezzo di questi errori si sente e sarebbe stato più pesante se il polacco Teo, tra fortuna e spietatezza, non avesse rimediato contro il Chievo: il prezzo è di due punti in meno a causa i mancati pareggi in casa di Empoli (sconfitta costata la panchina di Julio Velazquez) e di Torino; due punti che considerando la sconfitta in casa dei toscani una sfida diretta, diventano virtualmente quattro. Che la mira e la potenza dei tiri sui rigori sia un problema, insomma, è sotto gli occhi di tutti ed è indice di assenza di serenità da parte di chi è incaricato della battuta. Le strade davanti a Davide Nicola per rimediare sono due: lavorare nelle teste dei suoi specialisti, oppure giocarsi la carta Stefano Okaka alla prossima occasione. Sperando che vada meglio.
A pagina XIII
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