TUTTO CANCELLATO
LAMON «Si avvisa la popolazione di età compresa tra

Venerdì 9 Aprile 2021
TUTTO CANCELLATO
LAMON «Si avvisa la popolazione di età compresa tra i 70 e i 79 anni che questa settimana non sarà eseguita la vaccinazione». Lo ha comunicato ieri mattina, ai suoi cittadini, il Comune di Lamon. Tra due giorni i medici di medicina generale avrebbero dovuto vaccinare un centinaio di persone. Invece è saltato tutto «a causa dell'attuale mancanza di vaccini». Non solo nel paese del fagiolo ma ovunque. La campagna vaccinale, tramite la medicina di territorio, si è fermata. Così come il portale dell'Ulss Dolomiti, attivato e sospeso il primo di aprile, proprio per l'impossibilità di vaccinare nuove persone. La priorità, ora, è rivolta alle seconde dosi e solo a quelle. Gli ultimi appuntamenti (per prime dosi) sono stati sabato scorso a Lamon e martedì e mercoledì a Ponte nelle Alpi. I medici di medicina generale hanno vaccinato in totale circa 600 persone (500 a Ponte e 100 a Lamon) comprese nella fascia d'età tra i 70 e i 79 anni. Loro hanno ricevuto la prima dose di AstraZeneca. Con la giornata di domenica Lamon avrebbe chiuso la categoria di ultra settantenni ma ha dovuto bloccare la campagna vaccinale. Coloro che avevano l'appuntamento sono stati invitati rimanere a casa in attesa di nuove forniture di vaccino perché le attuali non bastano.
«NON TELEFONATE»
«Si raccomanda ha sottolineato ieri il Comune di non telefonare per la prenotazione perché, per questa settimana, le vaccinazioni sono sospese. Nella prossima verrà spiegato ai pazienti quando potranno chiamare per l'appuntamento». Il disagio riguarda l'intera provincia, non solo Lamon. L'Ulss 1 ha spiegato che «erano in corso accordi organizzativi con altri medici di medicina generale ma non erano ancora stati definiti». In ogni caso non lo saranno per un po' di tempo. Il dipartimento di Prevenzione per ora continua con le seconde dosi tramite i drive-in sparsi sul territorio. A pesare sull'andamento delle vaccinazioni c'è anche il nodo AstraZeneca che l'Ulss 1 cercherà di sciogliere nella conferenza stampa di questa mattina.
IL NODO ASTRAZENECA
Ieri il governatore Luca Zaia ha dichiarato che, in questa fase, «il Veneto ha deciso di non fare più il vaccino AstraZeneca sotto i 60 anni». L'annuncio è arrivato dopo le indicazioni date dall'Ema, l'Agenzia europea per i medicinali, e ribadite anche dal Consiglio superiore di sanità sul siero anglo-svedese. Il Piano proseguirà invece per i richiami, su cui il ministero della Sanità ha chiarito che non ci sono problemi, e per i fragili e gli ultrasessantenni «a meno di prescrizione contraria del medico». Un bel pasticcio, quello di AstraZeneca, che rallenterà di molto la campagna vaccinale e farà nascere nuovi settici. Prima consigliato agli under 55, poi esteso fino ai 65 anni. Successivamente somministrato anche a qualche anziano, senza patologie importanti. Ora bloccato, in via prudenziale, per gli under 60. Quasi tutte le speranze sono riposte nell'arrivo del vaccino Johnson&Johnson che dovrebbe sbarcare in Italia tra poco più di una settimana e che non ha bisogno del richiamo.
IL BOLLETTINO
Accanto al numero di vaccini somministrati continuano ad aggiornarsi anche quelli relativi ai positivi. Ieri sono stati scoperti 43 nuovi casi di coronavirus in provincia che portano il totale dei bellunesi attualmente positivi a 1010. A preoccupare sono i ricoveri. Attualmente si contano 13 pazienti covid nelle Terapie Intensive di Belluno e Feltre. Altri 56 in area sub-intensiva e 23 negli ospedali di comunità. Purtroppo si allunga anche la lista delle vittime. Ieri sono morti un 86enne ricoverato in Pneumologia a Feltre e un 64enne in Rianimazione a Belluno. Da inizio pandemia hanno perso la vita 614 persone positive al covid.
DP
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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