TURISMO
VENEZIA Il mondo dell'ospitalità turistica, tra i primi ad aver

Venerdì 8 Maggio 2020
TURISMO
VENEZIA Il mondo dell'ospitalità turistica, tra i primi ad aver subito la crisi economica, è in fermento. Albergatori e affittacamere a vario titolo si sono infatti decisi a combattere i diktat dei colossi dell'intermediazione unendosi in un movimento che blocchi le disponibilità di camere nei principali portali web.
Una presa di posizione considerevole che vuole far tornare gli albergatori protagonisti dei propri destini, senza dover sottostare alle leggi del mercato della globalizzazione. Per questo, in un momento storico in cui il coronavirus ha azzerato l'economia obbligando chiunque a ripensare i propri comportamenti, sia sociali che lavorativi, ecco che la categoria sceglie di cambiare la rotta.
LA CATENA VIA WEB
È nata così l'idea di Contiamoci, cioè una piattaforma in cui gli aderenti possano scambiarsi opinioni e suggerimenti su come affrontare il periodo di crisi, cercando allo stesso tempo di risollevare l'economia veneziana, strizzando l'occhio al locale. Oltre a questo, l'idea del movimento è anche quella di capire in quanti siano disponibili ad aderire alla proposta: «In queste settimane di riflessione abbiamo costruito una piattaforma di dialogo tra addetti ai lavori del mondo dell'ospitalità. L'intenzione è quella di creare un movimento trasversale fatto da tutti coloro che operano nell'accoglienza a Venezia e che condividono il loro fatturato con i grandi intermediari», scrivono gli albergatori nella descrizione del progetto.
LA PROTESTA
Per questo motivo, sebbene l'Ava (Associazione degli albergatori veneziani) più volte abbia ribadito che il rilancio vero si vedrà a partire da marzo 2021, i gestori ci provano: «L'azione di protesta, tradotta in una temporanea chiusura delle disponibilità delle stanze sui portali, è volta a riequilibrare il rapporto con questi giganti al fine di recuperare dignità ed autonomia tariffaria». Già, perché se è vero che le Ota (Online travel agencies, cioè le agenzie online) offrono uno spazio di promozione e una scelta ampia, è anche vero che dettano condizioni spesso difficili da mandare giù per gli operatori del settore. I colossi come Booking o Expedia trattengono percentuali che variano fino a toccare o superare leggermente il 20% per ogni camera venduta. Oltre a questo, possono decidere di rendere più o meno visibile il dato hotel o B&b. Ma, in questo periodo, a infastidire il mondo dell'ospitalità è stato il processo di rimborso. Infatti, l'utente è libero di scegliere se pagare una camera con tariffa rimborsabile o meno, in quest'ultimo caso i colossi del web hanno spesso stabilito di rifondere le tariffe a causa del coronavirus senza confrontarsi con gli hotel. Le strutture avrebbero preferito allinearsi con i suggerimenti governativi, cioè emettere bonus spendibili nell'arco ad esempio di un anno, in maniera da contenere le perdite evitando il collasso. La volontà di Contiamoci non è però quella di guadagnare di più: «Il risparmio delle commissioni - spiegano - potrebbe esser restituito alla città sotto forma di progetti e azioni».
Tomaso Borzomì
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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