Travolto sotto gli occhi del collega

Sabato 14 Luglio 2018
VILLAMARZANA
Sull'asfalto la lunga striscia nera della frenata. Sangue. Il corpo senza vita di un uomo in divisa, con le scarpe d'ordinanza lontane da lui. E quello, straziato, di un camionista. Una tragedia che lascia attoniti. «Non ho fatto a tempo a dirgli di spostarsi, il camion ha colpito l'auto prima che riuscissi a uscire», sono le parole del collega del carabiniere morto, che era in servizio con lui ed ha visto tutto dietro la portiera dell'auto. Due ore dopo il terribile incidente ha ancora gli occhi pieni di orrore. A spegnersi ad appena 55 anni, Antonino Modica, appuntato scelto in servizio alla stazione di Arquà Polesine. Marito e padre di due figli.
COLLEGHI SGOMENTI
«Non si può morire così», sono le parole cariche di dolore e rabbia di un altro carabiniere, fuori servizio, amico di Antonino, accorso sul luogo della tragedia, con gli occhi gonfi di lacrime. Anche l'autista del camion Daf che ha investito il militare e il collega, italiano, ha sul volto i segni della tragedia, con gli occhi vitrei, persi nel vuoto. Immobile, appoggiato al guardrail.
L'INCIDENTE
Erano circa le 18.15. Un'autobotte della Ambiente Veneto di San Giorgio delle Pertiche, che trasportava liquami aveva avuto una perdita di carico. Fanghi fuoriusciti dalla parte superiore della cisterna, con un problema anche di sicurezza stradale. Altre due autobotti erano intervenute di supporto. Poi anche i carabinieri, per cercare di evitare che potessero esserci gravi conseguenze. Modica, capoequipaggio della pattuglia, è sceso per parlare con l'autotrasportatore che era in piedi accanto a una delle autobotti sopraggiunte, della ditta di autospurghi Miotello Andrea, di Ronchi di Villafranca Padovana, fermo sul lato della carreggiata, nel tratto fra Fratta Polesine e Villamarzana, in direzione Rovigo, all'altezza di Gognano, praticamente sotto al cavalcavia della provinciale. Anche se in quel punto c'è un po' di spazio prima del guardrail, non c'è comunque corsia di emergenza. Una situazione di pericolo che il carabiniere intendeva risolvere. Ma non ne ha avuto il tempo, perché fatti pochi passi è stato travolto e ucciso dal camion che è sopraggiunto, prima colpendo la fiancata della gazzella, poi investendo il carabiniere e anche l'autista dell'autobotte ferendolo in modo grave. In particolare, agli arti inferiori, con una gamba orribilmente maciullata. Rimasta sull'asfalto mentre l'elicottero del Suem ha provveduto al suo trasporto, in condizioni disperate, all'ospedale di Padova.
STRADA CHIUSA
Dopo la tragedia, mentre dietro il nastro bianco e rosso tirato da una parte all'altra della corsia sud della Transpolesana si forma coda silente. Inevitabilmente, con la Statale chiusa per quasi tre ore, le ripercussioni su tutta la viabilità sono state pesanti, con incolonnamenti chilometrici e ripercussioni anche a livello autostradale, con rallentamenti e code. Sul luogo della tragedia accorrono altri carabinieri, compreso il comandante della Compagnia di Rovigo Salvatore Gibilisco. Tutti visibilmente provati per la perdita del collega. Dei rilievi si occupa la Polstrada, accorsa in forze. Anche i vigili del fuoco sono presenti con una squadra. Il corpo di Modica, coperto dal telo bianco, resta sull'asfalto fino a quando, pochi minuti prima delle 21, non arrivano gli operatori di Asm Onoranze funebri.
APERTA UN'INCHIESTA
E' probabile che già in queste ore il sostituto procuratore Sabrina Duò conferisca l'incarico a un consulente per una perizia sulla dinamica dell'incidente mortale.
Francesco Campi
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