ROMA «Siamo oltre la follia. Stanno discutendo perfino sul fatto che io abbia comprato una macchina». Il ministro dei Trasporti, Danilo Toninelli, da tempo nel mirino per le sue gaffe, è di nuovo sotto attacco. Questa volta il motivo è l'acquisto di un'auto diesel, rivelato dallo stesso esponente grillino, durante una intervista fatta mentre è alla guida a Tg2 Motori. Il problema è che il governo gialloverde, e soprattutto lo stesso ministro, sponsorizzano invece l'elettrico e tassano i veicoli che hanno emissioni più inquinanti. Come, anche se solo per certi modelli, quello scelto dal ministro. «Con mia moglie abbiamo appena comprato una Jeep Compass, bellissima», dice Toninelli. Motorizzazione?, chiede la giornalista Maria Leitner. «Diesel», è la risposta. «Ministro, qua finiamo su tutti i giornali», replica l'intervistatrice con una facile previsione. L'acquisto di Toninelli ieri infatti è diventato la prima tendenza su Twitter, cioè uno degli argomenti più discussi e commentati sul social network. E il titolare dei Trasporti è finito sotto una valanga di sfottò. Anche perché nella stessa intervista Toninelli promuove a lungo l'auto elettrica: «Lo Stato deve incentivarla», afferma deciso. «Prima di andar via dal mio ministero - aggiunge - voglio girare l'Italia e vederla piena di colonnine di autoricarica». E poi fa l'elogio degli incentivi varati dal governo per spingere la diffusione delle quattroruote elettriche. «Ebbene sì, a ottobre ho commesso il crimine di acquistare un'auto usata», si è poi difeso il ministro a 5 stelle, sottolineando che le emissioni della sua nuova Jeep non sono «così impattanti». Quindi ha spiegato di non aver scelto un mezzo elettrico perché sui lunghi viaggi ci sono ancora poche colonnine per ricaricarla. «La mia auto nuova - ha poi precisato Toninelli - non sarebbe stata comunque soggetta al malus in quanto ha emissioni ben al di sotto della soglia limite».
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