Tiziano Renzi sui social «La verità verrà fuori»

Giovedì 21 Febbraio 2019
IL CASO
ROMA Nessun divieto di comunicazione con l'esterno. E così Tiziano Renzi, dai domiciliari, affida Facebook un lungo sfogo sulle notizie false finite sui giornali «sulle terribile sofferenza sua e di Lalla» e sul processo che gli darà ragione. Gli è consentito, lo precisa, ed è vero.
Perché la misura cautelare alla quale i coniugi di Rignano sono sottoposti, per bancarotta fraudolenta e false faturazioni, è in effetti anomala per la prassi giudiziaria. Il pm, chiedendo i domiciliari per gli indagati, non ha sollecitato il divieto di comunicazione con l'esterno come avviene di solito, almeno fino all'interrogatorio di garanzia, quando gli avvocati presentano istanza al giudice che poi decide. È così soprattutto se la restrizione della libertà personale sia motivata dal pericolo di reiterazione di reati che, come quelli societari, possono essere commessi anche tramite terzi. Lo stesso gip, che vieta invece a Mariano Massone i contatti con l'esterno, lo rileva nell'ordinanza eseguita lunedì sera. Ieri, i coniugi Renzi hanno anche cambiato casa, con il permesso del giudice, si sono trasferiti nell'appartamento della figlia Matilde, sempre a Rignano. Mentre l'ex premier Matteo domani riprenderà gli incontri per presentare il suo libro. Interrotti lunedì a causa dell'arresto dei genitori.
L'ANOMALIA
Il giudice di Firenze Angela Fantechi, che lo scorso 13 febbraio ha disposto l'arresto in casa per i coniugi Renzi rileva, nell'ordinanza, l'anomalia della richiesta dei pm. Scrive: «La misura degli arresti domiciliari appare essere misura sufficiente anche nei confronti di Massone Mariano, per il quale può essere associato il divieto di comunicazione con persone diverse dai familiari conviventi, analogo divieto non può essere impasto agli altri indagati» E aggiunge: «Sul punto la giurisprudenza di legittimità ha precisato che tale divieto, aggravando la modalità esecutive della misura non può essere disposto se non richiesto dal pm». In pratica il giudice spiega che non può disporre misure cautelari più pesanti rispetto a quelle richieste.
IL POST
«Un semplice messaggio su Facebook, visto che mi è consentito - ha scritto Tiziano Renzi ieri su Facebook - Non auguro a nessuno - nemmeno al mio peggiore nemico - di vivere mai ciò che la Lalla e io stiamo vivendo». Il post pubblicato a mezzogiorno, alle 20 conta migliaia di like e commenti di incoraggiamento. Ma altrettanti sono gli insulti e i commenti sprezzanti contro Renzi senior e contro suo figlio Matteo. Secondo la prassi social.
«Ci prepariamo - continua il post - a una lunga vicenda giudiziaria consapevoli di un fatto: la verità prima o poi verrà fuori. Voglio che sia chiaro una cosa: i giornali sono pieni solo delle ricostruzioni dell'accusa. Io affermo qui (e purtroppo per il momento posso solo qui) che queste ricostruzioni sono false Come erano false le vicende del passato dalle quali siamo sempre usciti assolti. A tutti chiedo solo una cosa: aspettate i processi. Aspettate e vedremo chi ha ragione».
IL TRASLOCO
Si sono anche scambiati un bacio, in balcone, a favore di telecamere, Tiziano Renzi e Laura Bovoli. Il nuovo appartamento dove i genitori dell'ex premier scontano da ieri pomeriggio gli arresti domiciliari è quello della figlia Matilde e si trova proprio nello stabile della sede legale di «Eventi6», la società al centro dell'inchiesta della Procura di Firenze, che avrebbe subappaltato i lavori alle coop aperte e chiuse con i fallimenti (almeno secondo l'accusa).
Valentina Errante
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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