Tavolo Dolomitibus-scuola in Provincia: si parte così

Mercoledì 1 Luglio 2020
Tavolo Dolomitibus-scuola in Provincia: si parte così
L'AZIENDA
BELLUNO Un tavolo in Provincia farà dialogare mondo della scuola e Dolomitibus, perché settembre non è poi così lontano. Dolomitibus ci pensa da mesi, al suono della campanella che dovrà far trovare tutti organizzati e ai nastri di partenza. Anche a Palazzo Piloni sono sul pezzo da tempo e martedì 8 luglio è previsto un vertice per riunire tutti gli attori e iniziare a pianificare. «Il presidente Roberto Padrin si sta prodigando da tempo su questo tema fa sapere il direttore della società di trasporto pubblico locale, Pietro Da Rolt -, è importante far incontrare mondo dei trasporti con quello della scuola».
L'INCERTEZZA
Se per la data del rientro in aula una certezza c'è ed è quella del 14 settembre, sul resto si naviga a vista e per Dolomitibus oggi pensare a raddoppiare le corse quando il servizio è al 35% e il 6 luglio arriverà al 60% e la società boccheggia in attesa di fondi dal Governo, è uno sforzo in più. «È da fine aprile che noi cerchiamo di affrontare questo tema spiega il presidente, Andrea Biasiotto -, abbiamo anche già cercato di coinvolgere le istituzioni scolastiche perché fino a pochi giorni fa sembrava necessario cambiare gli orari di ingresso e di uscita dei lavoratori e degli studenti». Ora come ora l'ordinanza del governatore Luca Zaia, diffusa venerdì, permette ai mezzi di viaggiare a pieno carico, quindi come in passato i bus potranno circolare carichi di studenti, seduti e in piedi. Se il problema era quello di come portare migliaia di ragazzi agli istituti con autobus mezzi vuoti per il rispetto delle distanze di sicurezza, insomma, l'inghippo è risolto. Se invece si tratterà di assecondare le nuove organizzazioni dei dirigenti che vorranno pensare a ingressi e uscite scaglionate, allora è tutta un'altra questione. «Aspettiamo di capire come gli istituti scolastici intendono organizzarsi spiega Biasiotto -, in base alle loro decisioni gestiremo il servizio. Certo è che se ci dicono di programmare corse ogni quarto d'ora la vedo dura, perché sarà difficile fornire un servizio diverso da quello di prima. Ripeto, bisogna sedersi e parlare, non manca più tantissimo all'inizio della scuola». Dolomitibus, si sa, non naviga in buone acque dopo il crollo nell'utilizzo dei mezzi pubblici causato dalla pandemia. Con il suo milione e mezzo di mancate entrate e i soldi degli abbonamenti scolastici da risarcire, la liquidità della società è oggi uno dei problemi principali in provincia.
Alessia Trentin
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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