«Strettoia di Valle, quella casa deve essere abbattuta»

Venerdì 18 Settembre 2020
IL PUNTO NERO
VALLE DI CADORE L'unica soluzione contro il traffico che ammorba l'abitato di Valle di Cadore sarebbe stata la Macchietto Venas proposta a metà anni 90' da Reinhold Messner «ma allora qualcuno non l'ha voluta quella variante -ricorda l'ex sindaco Matteo Toscani che aggiunge- oggi non è più possibile quel progetto alla luce di quanto è stato deciso in materia di varianti». E già, i fondi sono stati spalmati in più località, Tai, Valle, San Vito, Cortina, ergo: difficilmente se ne troveranno altri di soldi. Il sindaco Marianna Hofer ci spera ancora ma precisa che nel 1995 quando è stato proposto il lungo tunnel da Macchietto a Venas lei non c'era. Il dibattito sulla viabilità resta un tema caldo, ancora di più in questi giorni che precedono il voto che sceglierà il prossimo sindaco. Fermare il traffico pesante è un'utopia, «anche le limitazioni messe in atto in questi anni non sono servite -assicura Toscani- tutti i tir avevano i permessi per transitare e quei pochi che ne erano sprovvisti se la sono cavata con 40 euro di multa, dobbiamo puntare sulla messa in sicurezza di quella parte del paese che si trova sulla statale». Per la Hofer: «Stiamo lavorando con un esperto in traffico per una tassa, non pedaggio, per transitare in galleria, ma è operazione complessa. Liberare l'abitato di Costa dal traffico è fondamentale tanto quanto per Valle e Venas, è troppo quello che la gente sta subendo. Spero in provvedimenti per interdire il passaggio di quei mezzi pesanti non compatibili per dimensioni e raggio di curvatura con la viabilità esistente sempre invocando la sicurezza. Siamo consapevoli che la variante non risolverà tutte le criticità ma non abbiamo avuto tanta scelta. Ricordo però che siamo riusciti ad ottenere l'allungamento nell'uscita a nord della galleria inizialmente prevista poco dopo piazzale Sebbie». Sulla variante alla statale di Alemagna, ingresso in galleria poco dopo il municipio e uscita alla fine dell'abitato per chi sale verso nord, Toscani non entra nel dibattito. Dice: «Inutile perdere tempo ormai le scelte sono state fatte, siamo al punto di non ritorno, la faranno e gli effetti per una parte del paese saranno devastanti. Dico però che si è sbagliato a non coinvolgere la popolazione, nemmeno un incontro pubblico è stato fatto. Toccasse a me andrei subito a Roma da Anas a chiedere il ristoro per il prezzo che il paese dovrà pagare in disagio, e non solo, per garantire il miglior corridoio di transito verso Cortina. Ce lo impongono, che ci diano opere di mitigazione, pretenderei la massima sicurezza per Valle». Ad Anas il sindaco Hofer ha già strappato impegni precisi che dovranno essere inseriti nel progetto esecutivo: «Abbiamo chiesto ed ottenuto opere di compensazione quali una serie di nuovi parcheggi, la sistemazione dei magazzini comunali, una strada interna nuova che collegherà le scuole con via Del Carmine e la garanzia della massima sicurezza, se sarò ancora sindaco non mollerò di un centimetro». Sulla decisione di demolire la porzione di casa che insiste sulla curva più a sud, per allargarla, i pareri concordano: ottima scelta assicurano entrambi felici che la famiglia che l'abitava abbia una casa nuova in una ottima posizione, lontano dalla statale.
Giuditta Bolzonello
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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