Stravolta la Dobbiaco-Cortina: «Ma almeno è salva»

Domenica 24 Gennaio 2021
Stravolta la Dobbiaco-Cortina: «Ma almeno è salva»
LA DECISIONE
CORTINA Cambia tutto, ma non si ferma. L'edizione 2021 della Dobbiaco Cortina, la più tormentata in oltre quarant'anni di storia, ha dovuto superare sia la pandemia Covid-19, sia la neve. E' stata quindi cambiata la giornata di gara; l'orario; soprattutto il tracciato, che non arriverà più in valle d'Ampezzo. La nevicata di queste ultime ora ha vanificato tutti i preparativi per allestire il traguardo nel centro di Cortina, nel piazzale della stazione. Il programma era già stato modificato una prima volta, spostando una parte delle gare alla domenica, ma l'abbondanza della nevicata ha indotto gli organizzatori a cambiare radicalmente, come è già stato fatto in passato, per cui sia la partenza, sia l'arrivo avverranno a Dobbiaco. Nel 2019 era andata peggio: la gara era stata annullata del tutto, anche allora per il pericolo di valanghe. La prova più lunga, nel circuito internazionale Visma ski classic delle granfondo più prestigiose, si svilupperà per 45 chilometri. Stamane alle 8.20 partirà il gruppo Pro Team donne; alle 10.20 il Pro Team uomini. Gli atleti andranno dall'aeroporto militare verso San Candido, lungo la Val Pusteria, per poi tornare indietro e imboccare la valle di Landro, fino al cimitero di guerra in località Sorgenti; girata la boa, torneranno verso Dobbiaco, al traguardo nella Nordic Arena. Gli atleti iscritti alla competizione maggiore percorreranno due volte questo circuito. A metà giornata partiranno le altre due gare, in una programma convulso: alle 12 scatterà la 30 chilometri a passo pattinato; alle 12.10, sulla stessa distanza, ci sarà la gara a passo alternato. L'abbondante precipitazione nevosa ha pertanto costretto il comitato organizzatore della granfondo Dobbiaco-Cortina a rivedere e riprogrammare l'intero palinsesto di gare. E' l'elevato pericolo di valanghe a impedire di percorrere interamente lo storico tracciato della vecchia Ferrovia delle Dolomiti, che dalla Pusteria porta in Ampezzo. Non è soltanto la zona delle gallerie, sotto il ripido pendio di Pezovico, a suscitare apprensioni; per evitarlo era già stato studiato un percorso alternativo, dalla cantoniera di Castel a Pian de Loa, per rientrare sulla ferrovia a Fiames. Il rischio riguarda anche altri tratti della valle di Landro, a nord della sella di Cimabanche, dove anche ieri è stata chiusa al transito dei veicoli la statale 51 di Alemagna, che corre per lunghi tratti parallela al vecchio sedime dei binari. Non ci sono invece pericoli nella piana dell'aeroporto militare, nell'alta Pusteria, nella zona del lago di Dobbiaco, lungo gli anelli di piste da fondo della Nordic Arena.
Marco Dibona
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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