Stop alle mascherine dirette in Grecia A Martellago chiuso il bar dei furbetti

Martedì 31 Marzo 2020
Stop alle mascherine dirette in Grecia A Martellago chiuso il bar dei furbetti
CONTROLLI
VENEZIA Stavano per salpare per la Grecia, quando sono state fermate dall'agenzia delle dogane e dalla guardia di finanza. Settemila mascherine sono state sequestrate a Fusina in base al decreto protezione civile che dispone il divieto di esportazione. Un caso analogo a quello che si è verificato pochi giorni fa ad Ancona: le attrezzature, come in quell'episodio, sono state requisite e verranno distribuite alla protezione civile.
MARTELLAGO
Continuano a spron battuto, nel frattempo, i controlli delle forze dell'ordine circa il rispetto delle stringenti norme previste dal decreto del presidente del Consiglio per arginare la diffusione dell'epidemia coronavirus.
Nonostante gli appelli a restare a casa per frenare la diffusione del Covid-19, i controlli dei carabinieri sul rispetto delle norme di distanziamento sociale e del divieto di uscire di casa senza comprovato motivo continuano a scoprire tanti, troppi trasgressori, specie nei weekend. Anche nell'ultimo, pur essendo ormai passati diversi giorni dall'entrata in vigore delle disposizioni restrittive, gli uomini della compagnia di Mestre hanno elevato numerose sanzioni nei confronti di persone sorprese in giro senza alcuna giustificazione. Clamoroso al riguardo il quadretto degno dei film sul protezionismo in America che si sono trovati dinanzi sabato alle 19 i carabinieri di Martellago i quali, passando in piazza IV Novembre a Maerne, si sono accorti di una luce accesa all'interno dello snack bar birreria Al Galeone, gestito da cinesi, che sarebbe dovuto essere chiuso. E infatti aveva le serrande abbassate e i cartelli di chiusura. Tutto di facciata, però, perché la barista, a grande richiesta, aveva trovato il modo per aggirare le regole e continuare l'attività. I militari infatti sono andati a controllare nel retrobottega, dov'è stato ricavato un patio, e qui hanno scoperto i quattro avventori, tutti del posto, a cui la titolare aveva appena servito alcolici e che assaporavano il loro aperitivo tra battute e pacche sulla spalla, in barba a ogni norma di isolamento per il coronavirus. La stessa insensibilità, per inciso, dimostrata in questi giorni da alcuni cittadini del comune che, sotto gli occhi dei volontari della protezione civile che stanno consegnando le mascherine porta a porta mettendo a rischio la loro salute, le hanno gettate nelle immondizie. «Sono una partita Iva, siamo a terra. Stare sempre a casa è difficile, avevo bisogno di fare due parole: non riesco a rinunciare al rito dello spritz»ha cercato di giustificarsi uno dei clienti: scuse che non gli hanno ovviamente evitato la pesante sanzione prevista di 280 euro, comminata anche ai tre compari e alla titolare dell'esercizio, per il quale è anche scattato il provvedimento di chiusura per 5 giorni. Ma tra le tante multe del weekend il record della motivazione meno giustificata spetta ad A. M., pluri-pregiudicato di Oriago nonostante i soli 21 anni, che i militari della tenenza di Mira hanno pizzicato nel suo paese mentre cercava di scassinare le auto in sosta. Oltre che sanzionato, è stato anche denunciato a piede libero per tentato furto aggravato.
Nicola De Rossi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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