SENZA FINE
BELLUNO A Valle di Cadore sono risultati positivi al covid-19 anche

Venerdì 26 Febbraio 2021
SENZA FINE
BELLUNO A Valle di Cadore sono risultati positivi al covid-19 anche due bambini che frequentano l'asilo. Due classi sono finite in isolamento e il pulmino è stato sospeso. In totale ci sono 8 positivi e quasi 50 persone chiuse in casa. A soli 5 chilometri di distanza c'è Pieve di Cadore. Un operaio residente fuori comune, non sapendo ancora di essere positivo, ha contagiato una famiglia da cui era andato a fare dei lavoretti in casa. Questo ha innescato un focolaio che, in pochi giorni, ha portato i contagi di Pieve a quota 50, con 4 ricoveri. Il virus torna a mordere la provincia. Non proprio alla testa, cioè il Comelico, com'era successo a ottobre, ma al collo. Quindi il Cadore.
LA PAURA
L'epicentro della terza ondata potrebbe essere proprio qui tra questi due comuni, Valle e Pieve, che hanno avuto un salto improvviso nel numero di nuovi positivi. A preoccupare il Dipartimento di Prevenzione è soprattutto Pieve di Cadore. «Abbiamo registrato una casistica più vivace in tutta la provincia ma soprattutto a Pieve ha spiegato il direttore Sandro Cinquetti . Nelle ultime 24 ore ci sono stati 13 casi. Siamo andati un po' più a fondo e abbiamo scoperto un focolaio familiare importante con circa 20 persone positive, di cui 4 ricoverate in ospedale».
IL FOCOLAIO
Il paziente zero, in questo caso, è un operaio bellunese. Quando è entrato nell'abitazione di Pieve, per lavoro, il virus era in incubazione. Due giorni dopo sono usciti i sintomi ma intanto aveva contagiato innumerevoli persone creando quello che, in gergo, viene definito un «focolaio epidemico a sorgente comune». Alcuni tamponi sono stati inviati all'Istituto zooprofilattico di Padova per capire se si tratta di una delle varianti del virus. È sospetta, infatti, la rapidità con cui sono saliti i contagi. Per ora, la decisione di blindare Pieve di Cadore, così come era successo con il Comelico, è lontana. «Non è all'ordine del giorno ha sottolineato Cinquetti . Però devo ammettere che la situazione assomiglia a ciò che era accaduto nel periodo successivo all'estate. Prima i casi all'Eurobrico di Feltre, poi nei rifugi del Comelico. In più ora abbiamo le varianti e un virus più veloce». L'episodio a Pieve di Cadore dimostra ancora una volta che non si può abbassare la guardia. Quando si invitano persone in casa, esclusa la cerchia di conviventi, il rischio di infettività rimane alto.
VERSO LA TERZA ONDATA
«La provincia sta registrando una casistica che torna a essere non buona», ha chiarito il direttore del Dipartimento di Prevenzione. In poche settimane si è passati da 15-20 a 30-50 casi al giorno. «In termini assoluti - spiega Cinquetti - non sono molti ma in termini relativi significa avere il doppio della casistica. E l'evoluzione epidemica si calcola in termini relativi, non assoluti». Quindi siamo all'inizio della terza ondata? «È presto per dirlo- risponde il direttore del Dipartimento Prevenzione -. Oggi non abbiamo una copertura vaccinale tale da poter contenere la diffusione del virus che ha davanti a sé praterie infinite». Tutto è ancora legato al comportamento dei singoli cittadini.
LA VERITÀ
Cosa si può dire ai bellunesi? «La verità - risponde Cinquetti -: c'è stato un abbassamento epidemico che non si è mai completato e poi una ripresa improvvisa. Di fronte a questa situazione, in cui abbiamo solo il 4% di popolazione vaccinata, non restano che i regolamenti, di carattere nazionale e regionale, forse anche locale, e i comportamenti individuali».
POSITIVI ANCHE I BIMBI
«I casi stanno aumentando anche da noi». È da un po' di tempo che Marianna Hofer, sindaco di Valle, non si rivolgeva ai suoi cittadini tramite le dirette Facebook. Invece ieri l'ha fatto, di nuovo, per un semplice motivo: il numero dei positivi sta salendo. «Non preoccupiamoci troppo ha rassicurato La situazione è comunque sotto controllo. Le persone positive stanno abbastanza bene e non sono in ospedale». In totale sono 8. Tra questi, anche un bambino dell'asilo con conseguente isolamento dell'intera classe (12 bambini). «Ho sentito la direttrice ha continuato il sindaco ed è risultata positiva anche una bambina di un'altra classe che domani (oggi per chi legge, ndr) verrà messa in isolamento». Inoltre il pulmino per l'asilo è stato sospeso, in via precauzionale, «perché i bambini di quell'età non usano la mascherina».
Davide Piol
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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