Sei comuni sopra soglia: anche Anguillara e Vo'

Venerdì 5 Novembre 2021
L'EVOLUZIONE
PADOVA La pandemia non smette di mordere e sei comuni del Padovano superano la soglia di rischio dei 250 contagi per 100mila abitanti. È ciò che emerge dall'ultima mappatura dei distretti sull'incidenza del contagio, nella settimana che va dal 25 al 31 ottobre. L'area più bersagliata corrisponde al distretto Padova Sud, che comprende anche la zona Terme-Colli.
I DATI
Maglia nera per Conselve, con un'incidenza di 773 positivi per 100mila abitanti (77 i casi attuali di Covid), dove però pesa particolarmente il focolaio nato all'interno della casa di riposo Beggiato. A seguire Terrassa Padovana (incidenza 481), Torreglia (454) e Masi (402). Ritorna l'incubo Covid a Vo', con un tasso d'infezione di 276 per 100mila abitanti (9 le persone attualmente positive). Sotto la lente d'ingrandimento finisce anche Anguillara Veneta, dove si registrano 11 contagi tra i residenti e un tasso d'incidenza a 261, nel periodo in cui erano già state organizzate le prime manifestazioni in vista dell'arrivo del presidente brasiliano Bolsonaro. La città di Padova invece è sotto la soglia di allerta con un tasso di 97 casi per 100mila abitanti, che di fatto corrispondono a 204 casi.
La provincia di Padova mantiene il primato di territorio con più contagi del Veneto, con 980 positivi. A seguito degli ultimi cluster segnalati, sono attenzionate l'area Terme-Colli con un tasso di 104 positività per 100mila abitanti e quella di Padova Sud, con un tasso di 139.
IL FOCUS
L'incremento dei casi di Covidnegli stabilimenti termali, sia fra gli ospiti che fra il personale, sta già producendo ricadute negative. «In queste ore spiega il direttore di Federalberghi Terme, Marco Gottardo gli hotel stanno ricevendo molte telefonate, la maggior parte per richieste di chiarimenti ma, sfortunatamente, anche qualche disdetta». Insomma l'allarme cresce, ma l'associazione di categoria si augura che una comprensibile preoccupazione non scateni un effetto valanga proprio ora che il comparto sta registrando consistenti segni di ripresa. Oltretutto a poco più di un mese dall'avvio della stagione natalizia e di Capodanno.
«Speriamo che questi timori rientrino velocemente continua Gottardo perché di fatto non c'è alcuna evidenza di contagi avvenuti proprio negli hotel». In altre parole, sono positive persone che sono state nelle strutture, ma non è dimostrato che si siano infettate proprio lì. Sulla stessa linea il sindaco di Abano, Federico Barbierato, che ha lanciato messaggi rassicuranti: «Stiamo parlando di una trentina di casi di positività fra i clienti degli hotel. Un numero bassissimo a fronte delle migliaia di presenze registrate durante il ponte di Ognissanti. Ritengo la situazione sotto controllo». Getta abbondante acqua sul fuoco anche il collega di Montegrotto, Riccardo Mortandello: «Su 11.500 abitanti, abbiamo oggi una decina di positivi. Non abbiamo dati precisi sui casi negli hotel, ma penso si possa stare tranquilli. Domani (oggi, ndr) invierò ai titolari di tutti gli stabilimenti di Montegrotto una lettera in cui li solleciterò a seguire scrupolosamente i protocolli di sicurezza, come del resto è stato fatto finora».
LA CAMPAGNA
Intanto vola la campagna antinfluenzale partita martedì. In 48 ore sono stati fissati oltre 1.500 appuntamenti nelle agende dell'Ulss 6. Un dato che si amplia se si considerano anche i farmacisti. «Al momento somministriamo solo vaccini a pagamento, manca ancora qualche passaggio burocratico per poterli erogare in convenzione sottolinea Andrea Collesei, presidente dei farmacisti non titolari di Padova. Stiamo già raccogliendo molte richieste e ci prepariamo anche per somministrare doppia dose con anti Covid e antinfluenzale». Saranno coinvolte 250 farmacie: sono 311.700 le dosi messe a disposizione dall'Ulss per le categorie a rischio.
Elisa Fais
Eugenio Garzotto
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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