Scendono contagi e Rt Verso la zona arancione

Venerdì 9 Aprile 2021
IL QUADRO
UDINE Potrebbe arrivare oggi il timbro ministeriale per il ritorno in zona arancione del Friuli Venezia Giulia. Nella settimana compresa tra il 31 marzo e il 4 aprile l'incidenza dei contagi è scesa a 219 su 100.000 abitanti, la settimana precedente era a 274, quindi sotto la soglia da zona rossa dei 250. Scende ancora anche l'indice Rt a 0.79, lo scorso monitoraggio era a 0,98. C'è fiducia quindi per il declassamento dalla prossima settimana, dal 13 o dal 14 in base alla decisione che adotterà il ministero della Salute. Il numero dei contagi come già anticipato è sceso del 23%, rimangono invece ancora altri i numeri delle terapie intensive al 46% di occupazione sul totale, quelle in area medica scendono invece dal 53% al 47%, entrambi i valori comunque ancora sopra le soglie di allerta.
I NUMERI
Nelle ultime 24 ore in Friuli Venezia Giulia su 8.193 tamponi molecolari sono stati rilevati 297 nuovi contagi con una percentuale di positività del 3,63%. Sono inoltre 4.871 i test rapidi antigenici realizzati, dai quali sono stati rilevati 160 casi (3,28%). I decessi registrati sono 22, a cui se ne aggiungono 7 pregressi, per un totale delle vittime che sale a 3.453. I ricoveri nelle terapie intensive scendono a 77 così come quelli in altri reparti che risultano essere 554. I totalmente guariti sono 80.332, i clinicamente guariti 4.448, mentre quelli in isolamento oggi scendono a 11.609. Dall'inizio della pandemia in Friuli Venezia Giulia sono risultate positive complessivamente 100.473 persone con la seguente suddivisione territoriale: 19.076 a Trieste, 48.485 a Udine, 19.602 a Pordenone, 12.190 a Gorizia e 1.120 da fuori regione. Nel settore delle residenze per anziani sono stati rilevati 9 casi di positività tra le persone ospitate nelle strutture regionali e 5 contagi tra gli operatori sanitari all'interno delle stesse strutture. Sul fronte del Sistema sanitario regionale (Ssr) da registrare nell'Azienda sanitaria universitaria Giuliano Isontina la positività al Covid di un tecnico di radiologia medica, un infermiere, un impiantista e un operatore socio sanitario; nell'Azienda sanitaria universitaria Friuli Centrale di un'ostetrica, un infermiere, due operatori socio sanitari e un operatore dei servizi veterinari; nell'Azienda sanitaria Friuli Occidentale di un infermiere.
VACCINAZIONI
Al via da oggi la campagna vaccinale per gli over 60. Chi deciderà di vaccinarsi lo farà con Astrazeneca. Confermata la seconda dose vaccinale per le persone a cui è già stata somministrata la prima; per Forze dell'ordine e mondo della scuola chi vorrà proseguire con il siero finito al centro del dibattito internazionale potrai farlo. La fascia d'età indicata del ministero della salute, infatti è solo una raccomandazione. La decisione è arrivata ieri a poche ore di distanza dalle ultime valutazioni dell'Agenzia europea (EMA) sulla sicurezza del vaccino anglosvesede. Una scelta che influenzerà l'agenda vaccinale anche in Fvg: la vaccinazione delle persone over 60 con AstraZeneca in regione comincerà come detto oggi. Per quanto concerne caregiver e conviventi di persone con fragilità con meno di 60 anni, per i quali sono già aperte le agende, ha spiegato il vicegovernatore Riccardo Riccardi, abbiamo deciso di intervenire allineandoli al pari di operatori sanitari e sociosanitari. Per queste persone si procederà con la vaccinazione utilizzando Pfizer e Moderna. A dare il via alle prenotazioni Riccardi che ha ribadito come per il vaccino AstraZeneca non sia stato formalizzato alcun divieto per la categoria sotto i 60 anni e che quindi chi decidesse di assumerlo, forze di polizia e mondo della scuola, potrà comunque farlo. Queste organizzazioni - ha fatto sapere Riccardi - proseguono come stabilito. Nel caso in cui i cittadini di questi due settori decidessero di non aderire a questo tipo di vaccinazione, si dovranno mettere in coda come tutti gli altri. Prosegue nel frattempo la sperimentazione per i 20 volontari arruolati dalla struttura complessa di Pneumologia di Trieste che stanno ricevendo la prima dose del vaccino anticovid italiano sviluppato dall'azienda Reithera.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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