Sassi contro la polizia «Caserma polveriera»

Mercoledì 12 Agosto 2020
L'AGGRESSIONE
CASIER Cresce di giorno in giorno la tensione dietro i cancelli della ex caserma Serena di Dosson, al confine con Treviso. Fra gli strascichi dell'emergenza Coronavirus che da giugno segna la struttura, dopo atti vandalici e proteste la notte tra lunedì e martedì una sassaiola ha centrato una volante della polizia. L'ennesimo episodio violento consumatosi nella struttura per richiedenti asilo amministrata da Nova Facility è avvenuto in contemporanea con un altro inquietante fatto che ha avuto come bersaglio la società trevigiana. A Lampedusa, dove il gruppo di Gian Lorenzo Marinese gestisce il centro di prima accoglienza di contrada Imbriacola, un furgone per trasportare i migranti è stato dato alle fiamme da una mano al momento ancora sconosciuta.
NOTTE AD ALTA TENSIONE
A cavallo della mezzanotte all'interno della grande struttura di via Zermanese è scoppiata l'ennesima discussione tra gli ospiti. A più riprese, fin dall'apertura dello hub per migranti nel 2015, sono emerse notevoli problematiche di convivenza tra i richiedenti asilo provenienti da Paesi con tradizioni, religione e culture differenti che più volte sono entrati in contrasto. Negli ultimi mesi con l'avvento del Covid (un primo focolaio a giugno e il secondo ancora in atto in questi giorni), la tensione è salita alle stelle e un gruppo di migranti si è ripetutamente reso responsabile di aggressioni, danneggiamenti e atti violenti. Si tratta di una quindicina di individui per la maggior parte provenienti dal Centro Africa, uno dei quali lo scorso 1 agosto era stato arrestato dopo aver malmenato un medico e un'infermiera. Questi stessi soggetti l'altra notte hanno animatamente discusso tra loro per poi scagliare alcune pietre e frammenti di calcestruzzo oltre il cancello d'ingresso, all'indirizzo di un'automobile della polizia che sostava all'esterno per il consueto servizio d'ordine. I due agenti in quel momento erano fuori dall'abitacolo e sono riusciti a schivare i colpi e riparare poco distante, mentre il veicolo ha riportato alcune ammaccature. I sassi scagliati (uno dei quali con un diametro di quasi 20 centimetri) sono stati raccolti e sequestrati e sono ora in corso gli accertamenti per identificare i responsabili della sassaiola.
INCENDIO DOLOSO
Altrettanto grave è il fatto avvenuto a Lampedusa dove, qualche minuto prima delle 2 di martedì, i pompieri hanno domato il rogo che ha distrutto un furgone della Nova Facility. Il mezzo era stato parcheggiato mezz'ora prima nello spiazzo all'esterno del centro d'accoglienza da un volontario che ha poi notato un'auto nei paraggi. Poco dopo si sono levate le fiamme che, una volta spente, hanno fatto scoprire le tracce di un noto prodotto accendifuoco per uso domestico. Sul fatto indagano ora i carabinieri dell'isola.
L'ATTACCO
«Pensavamo di averle viste tutte, nemmeno a Conetta eravamo arrivati a tanto». A chiedere ancora una volta regole severe e rispetto per gli agenti è la Federazione sindacale di polizia. «Non si può più nascondere: la ex caserma è fuori controllo, una polveriera ribadisce il segretario regionale Mauro Armelao. Chi è accolto in un Paese a spese dei cittadini non può restare impunito se delinque. A questi criminali va revocata l'ospitalità, vanno espulsi subito. Non possiamo tollerare che questi facinorosi tengano in scacco una città. Se la politica non è in grado di decidere, intervenga la magistratura. Non possiamo lavorare in emergenza Covid e rischiare di essere aggrediti. A San Lorenzo al posto delle stelle cadenti sono piovuti sassi, ma noi esprimiamo comunque un desiderio: che quella struttura venga chiusa».
Serena De Salvador
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci