SANITÀ
BELLUNO Sta funzionando la lettera inviata dall'Ulss 1 Dolomiti a

Venerdì 7 Maggio 2021
SANITÀ
BELLUNO Sta funzionando la lettera inviata dall'Ulss 1 Dolomiti a medici, infermieri e oss non vaccinati. Nei giorni scorsi una ventina di operatori sanitari ha detto sì al vaccino anti-covid e ha raggiunto l'ospedale più vicino per ricevere la prima dose di Pfizer. L'azienda non ha specificato se si tratta di persone che, al momento della convocazione, avevano un impegno o patologie particolari (tali per cui il vaccino è sconsigliato). Potrebbe trattarsi anche dei cosiddetti irriducibili che il direttore del Dipartimento di Prevenzione Sandro Cinquetti aveva individuato nell'1,5% del totale e che il vaccino proprio non lo vogliono fare. Ma ciò che conta, in ogni caso, è il risultato. E cioè che, alla fine, decidano di vaccinarsi.
ATTUALMENTE SCOPERTI
Ma quanti medici, infermieri e oss risultano scoperti dal vaccino? «Abbiamo inviato circa 360-370 lettere» chiarisce il direttore generale Maria Grazia Carraro. È un invito a chiarire la propria posizione entro 5 giorni e poi a prendere appuntamento e vaccinarsi. Altrimenti scatta la sospensione dal servizio. «Siamo in attesa delle spiegazioni che devono produrre continua il direttore generale Quando si parla di non vaccinati, però, il valore numerico ha poco significato. Perché comprende anche le persone che erano positive o che per un motivo o per l'altro non potevano eseguire il vaccino (ad esempio allattamento o terapie particolari)». Al momento nessuno è stato sospeso e «la possibilità di vaccinarsi rimane sempre aperta per il personale sanitario». Da mercoledì inoltre, a seguito di una circolare ministeriale, sono cambiati gli appuntamenti per le seconde dosi di vaccino a mRNA (Pfizer e Moderna). «Le raccomandazioni attuali spiega l'azienda sanitaria prevedono che la seconda dose di vaccino Pfizer venga eseguita da 21 a 42 giorni dopo la prima; mentre la seconda dose di Moderna tra i 28 e i 42 giorni. Alla luce di ciò, tutti gli appuntamenti già fissati per la seconda dose vengono mantenuti e devono essere rispettati».
IL BOLLETTINO
Nel frattempo continua a migliorare la situazione epidemiologica in provincia. Ieri sono stati comunicati 19 nuovi casi che portano il totale dei bellunesi con il virus a quota 437. Le persone in quarantena o in isolamento domiciliare sono invece meno di mille. «Anche qui si sta registrando una flessione importante che non deve farci perdere l'attenzione sulle misure di prevenzione sottolinea Maria Grazia Carraro La pandemia ci ha insegnato che bastano alcune disattenzioni e, in serie, aumentano i casi dei positivi, i pazienti in area sub-intensiva e infine quelli gravi. Mi appello alla responsabilità di tutti».
LA PRESSIONE SUGLI OSPEDALI
Il miglioramento emerge anche dalla pressione sugli ospedali. Attualmente si contano 29 pazienti covid tra Belluno e Feltre e uno solo grave al San Martino. «I ricoveri sono in forte riduzione aggiunge il direttore generale Abbiamo potuto riutilizzare parte del personale che era in Terapia Intensiva a Feltre (chiusa, ndr) e far ripartire le attività ospedaliere». Con il calo dei contagi e l'avvicinarsi dell'estate, le persone vogliono essere sicure di poter viaggiare in tranquillità. È per questo che, negli ultimi giorni, sono apparsi nei supermercati dei kit fai-da-te per eseguire il test sierologico a casa. Rispetto a quanto riportato ieri sulla sua validità, il presidente dell'Ordine delle Professioni Infermieristiche di Belluno, Luigi Pais dei Mori, precisa di aver parlato di valenza diagnostica e non di valenza scientifica. Il test rileva solo la possibile presenza degli anticorpi nel sangue. Per capire se si è positivi, è necessario eseguire un tampone molecolare.
DP
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci