Salvini stringe sul programma Resta da sciogliere il nodo Lazio

Domenica 14 Gennaio 2018
Salvini stringe sul programma Resta da sciogliere il nodo Lazio
IL CENTRODESTRA
ROMA Un nuovo incontro e il programma del centrodestra in vista delle elezioni politiche sarà chiuso. Parola di Matteo Salvini, il quale annuncia che a suggellare le priorità dell'agenda della coalizione Fi-Lega-Fdi saranno i rispettivi leader. Ancora aperta è invece la questione del candidato alla guida del Lazio, che si intreccia con la partita nazionale: Sergio Pirozzi insiste nel dire di non voler mollare ma l'ultima decisione deve essere ancora presa.
LE POLEMICHE
Intanto però scoppiano le polemiche. Proprio il sindaco di Amatrice elogia Mussolini: «Per quello che riguarda infrastrutture, politiche sociali, una visione del Paese ha detto il candidato governatore il Duce secondo me ha fatto grandi cose». E nonostante la presa di distanza dalle leggi razziali e dall'alleanza con Hitler, il Pd coglie la palla al balzo sostenendo che proprio a causa di queste posizioni sia impossibile un sostegno da parte degli azzurri nei suoi confronti. Ad agitare le acque dentro Forza Italia è invece La Stampa, riferendo di un'inchiesta relativa alla vendita del Milan, che sarebbe stato ceduto a prezzo gonfiato. Una vicenda smentita ripetutamente dall'avvocato Niccolò Ghedini che bolla il tutto come «falso». Si tratta, dice invece il presidente del Senato e leader di LeU Pietro Grasso, di un'ulteriore questione di «legalità», che sapranno valutare «gli elettori».
LE ALLEANZE
Inchieste a parte, oltre al nodo delle Regionali, nel centrodestra resta ancora aperta anche la questione delle alleanze in vista delle Politiche. Mancano cinque giorni infatti al conto alla rovescia di Energie per l'Italia, guidata da Stefano Parisi, che esclude l'ingresso nella cosiddetta quarta gamba ma vorrebbe l'apparentamento con il Cav. «Il centrodestra potrebbe non raggiungere l'autosufficienza per poco, forse lo stesso poco di Parisi», osserva Maurizio Sacconi (Epi), che chiede a Giorgia Meloni di mediare.
IL SIMBOLO
Dalla festa di Fdi a Bologna la risposta non si fa attendere: la presidente di Fratelli d'Italia spiega infatti di non avere «preclusioni» e di essere pronta a porre «la questione nel prossimo tavolo di confronto». La stessa Meloni racconta di aver ceduto alle pressioni di quanti le hanno chiesto di affiancare il proprio cognome al simbolo, seguendo quanto già fatto dagli altri leader, ma per altri versi tiene a marcare la propria differenza: «Non intendo partecipare alla gara a chi le spara più grosse: io non perderò la faccia in campagna elettorale promettendo cose che non posso mantenere». Insomma, «va bene abolire le distorsioni della riforma Fornero», come chiede l'alleato Salvini, «ma non certo a spese dei più giovani». Quello che va meno bene, è che «qui c'è gente che la mattina esce dall'euro e poi la sera ci rientra». Nel mirino quindi anche gli avversari di sempre, vale a dire il M5S.
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