Romano Prodi
Il conflitto con la Polonia ha mobilitato le istituzioni europee

Domenica 24 Ottobre 2021
Romano Prodi
Il conflitto con la Polonia ha mobilitato le istituzioni europee durante tutto il corso della settimana. Un evento non certo sorprendente perché, fin dal primo anno di vita del governo sovranista polacco, le tensioni con Bruxelles e Strasburgo si sono ripetute senza sosta fino a toccare i capisaldi fondamentali delle regole democratiche.
Nell'ambito della Commissione, del Consiglio e del Parlamento europeo si era più volte ventilata l'ipotesi di comminare sanzioni alla Polonia, ma il timore di provocare rotture irreparabili aveva sempre consigliato di adottare misure molto contenute, nella speranza di un ravvedimento del figliol prodigo.
Questa volta però la Polonia è andata oltre misura, dal momento che l'Alta Corte polacca ha sancito che il suo giudizio debba prevalere sul giudizio della magistratura europea.
La conseguenza è semplice: mettendo in discussione il primato del diritto comunitario si distrugge ogni solidarietà europea, passando automaticamente ad un'Europa alla carta, in cui ogni Paese prende quello che gli conviene e ogni regola di convivenza è annullata.
Di fronte a questo stato di cose le forze politiche si sono ovviamente divise in due opposti fronti: da un lato tutti i grandi partiti filo-europei (dai popolari ai socialisti, dai verdi ai liberali) e, dall'altro, (...)
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